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A Orani in mostra la storia di una grande amicizia, quella tra Salvatore Fancello e Costantino Nivola

Il Museo Nivola celebra il centenario dalla nascita di Salvatore Fancello con una splendida raccolta di opere straordinarie

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"La forma inquieta" è il titolo della splendida mostra che il Museo Nivola non poteva mancare di dedicare, nell'anno in cui si celebrano i cento anni dalla sua nascita, a quell'amico fraterno che fu il dorgalese Salvatore Fancello per Costantino Nivola.

È pura emozione ammirare 64 pregiatissime opere, tra disegni e ceramiche, circondate da splendidi pannelli fotografici che celebrano una delle amicizie più belle del 900 italiano.

"Ci sono voluti anni per mettere insieme queste straordinarie opere", racconta una delle curatrici dello spazio espositivo inaugurato ieri ad Orani nell'antico lavatoio alla presenza della Presidente della Fondazione e curatrice della mostra Giuliana Altea insieme ad Antonella Camarda, del Sindaco di Orani, di un vasto pubblico e dei familiari dell'artista.

Parliamo di opere note e di altre meno conosciute perché parte di collezioni private, come lo splendido pannello realizzato a tempera su compensato che nel 1937 Fancello e Nivola eseguirono insieme, a 4 mani, come dono di nozze per l'Architetto Bianchetti e i cui eredi, oggi a Milano, custodiscono gelosamente come tesoro di inestimabile valore, esposto eccezionalmente ad Orani: una autentica meraviglia, forse l'opera simbolo della loro immensa amicizia, l'unica eseguita dai due insieme che si sia conservata. Nelle "scene allegoriche", questo il tema del disegno nel formato allungato spesso adottato da Fancello, gli stili di entrambi si identificano a tal punto da rendere impossibile distinguere la mano di ciascuno dei due.

Ed è davvero stupefacente vedere quelle due firme autografe l'una accanto all'altra nello stesso disegno.

Ma è soltanto uno dei 64 tesori esposti al Museo Nivola in una mostra incastonata tra gli splendidi allestimenti di Alessandro Floris, inaugurata ieri e che resterà aperta al pubblico fino al 27 novembre.

Il consiglio per tutti i dorgalesi, e non, è di emozionarsi andando a vedere questo splendido racconto d'arte e di amicizia. 

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