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Ahinoi! Crolla Corso Umberto e ora anche il porto

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Oggi il titolo di un articolo su una delle maggiori testate giornalistiche dell'isola non fa presagire nulla di buono per il Porto di Cala Gonone che a quanto pare "rischia la chiusura" per "problemi strutturali nella parte bassa del molo di sopraflutto", un'anomalia evidentissima segnalata - secondo quanto riportato - da cittadini che hanno messo in allerta il comandante della Capitaneria di porto che a sua volta ha provveduto ad avvisare il Comune che ha in gestione la struttura e che - a detta del Sindaco Carta - non può fare altro che aspettare la conclusione dell'iter burocratico per poter usufruire di 3 milioni di euro assegnati dalla Regione per la messa in sicurezza del porto, se ne parlerà forse il prossimo inverno auspicando un'estate tranquilla.

Intanto a Dorgali resta invariata la situazione del manto stradale in Corso Umberto dove, ormai da 6 mesi, una parte della strada risulta transennata per ovvi motivi di sicurezza (di seguito la foto datata ottobre 2015) e, sempre sulla stessa via - ma questa volta condivido la segnalazione di un cittadino - assistiamo impotenti ad una incessante perdita di acqua che probabilmente accentua le problematiche su questo tratto di strada (come è possibile notare dalle tre foto principali che aprono l'articolo).

E ancora, i grattacapi e i malumori si alternano, puntuali a inizio stagione, lungo la SP26. La strada che unisce Dorgali con la sua frazione marittima risulta oggi pericolosissima, le buche sono sempre più simili a crateri che rendono il percorso comparabile ad una gara a ostacoli e l'unico che sembra prendersene cura è l'ambientalista Cipriano che gratuitamente tiene pulite le cunette. Con tempestività i politici della Provincia, anche quest'anno come quello prima, hanno annunciato imminenti lavori per la realizzazione del manto di asfalto prima dell'estate, oggi è il 14 aprile e il comunicato è stato divulgato un mese fa in attesa dell'ok da parte della Regione.

Insomma, non è una novità ma siamo nelle mani delle istituzioni pubbliche regionali, speriamo non applaudano! Scrivo queste poche righe e mi unisco al coro preoccupato dei dorgalesi facebookiani, con la speranza che chi di dovere intervenga al più presto.

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