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Contraffazioni alimentari: nel 2014 oltre 60miliari di fatturato

I prodotti più imitati sono il Grana e Parmigiano. Pericolo per il Pecorino oggi il formaggio più apprezzato nel mercato

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La contraffazione, la falsificazione e l’imitazione dei prodotti alimentari Made in Italy nel mondo ha superato il fatturato di 60 miliardi di euro. Lo ha illustrato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo a Mestre in Veneto dove si trova per l’Expo tour, nel giorno in cui si svolge il Forum Internazionale sulla tutela del cibo vero al Parco tecnologico padano di Lodi con il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina.

 

Dati impressionanti che costano all’Italia 300mila posti di lavoro che si potrebbero creare nel Paese con una azione di contrasto a livello nazionale ed internazionale.

 

All’estero, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, i falsi fatturano quasi il doppio dei prodotti originali anche se le esportazioni agroalimentari italiane nel 2014 sono aumentate del 2,4% rispetto all’anno precedente, facendo registrare il record storico per un valore di 34,3 miliardi.

Due prodotti alimentari di tipo italiano su tre in vendita sul mercato internazionale sono il risultato dell’agropirateria internazionale.

“Le rivelazioni del nostro Presidente ci preoccupano e ci inquietano – dice il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu - visto che i prodotti più taroccati nel 2014 sono stati il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano, proprio quei due formaggi che dal luglio scorso sono stati superati (risultato storico) nel prezzo dal nostro Pecorino 

Il ragionamento è semplice. L’agropirateria segue il mercato e investe soprattutto sulle imitazioni low cost. Se prima, dunque, taroccava soprattutto Grana e Parmigiano, adesso che tra i formaggi quello più venduto e più caro è il Pecorino potrebbe cambiare obiettivo.

I vertici di Coldiretti Sardegna, ricordano, infatti, i record che sta battendo in questo ultimo anno il Pecorino romano: nel gennaio 2013 costava 5,68 al kg, a luglio quando ha superato Grana e Parmigiano ha raggiunto quota 8,04 euro a kg. Adesso è venduto a 9,20 euro.

“L’andamento positivo del Pecorino romano ci conforta, ma allo stesso tempo richiede più attenzione per le imitazioni che penalizzano fortemente il mercato andando a nuocere pesantemente tutta la filiera – è il ragionamento del direttore regionale della Coldiretti Luca Saba -. L’agroalimentare sardo è sempre stato al centro dell’attenzione dell’agropirateria ed il Pecorino romano è già uno dei prodotti più imitati, tanto che siamo arrivati al paradosso di trovare in Cina qualche hanno fa un Pecorino che nell’etichetta aveva una mucca (vedi foto allegata ndr) e lo sarà maggiormente quest’anno visto i successi che sta ottenendo”.

“Il piano per l’export del Governo, che prevede per la prima volta azioni di contrasto all'italian sounding nell’agroalimentare, è un risultato estremamente positivo delle nostre battaglie” sostengono Cualbu e Saba facendo proprie le parole del proprio presidente nazionale Moncalvo e pretendendo maggiore tutela “per i produttori e i consumatori che devono sapere ed essere coscienti dei prodotti che acquistano”.

La trattativa sull'accordo di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti, Tansatlantic Trade and Investment Partnership (Ttip) è – secondo Coldiretti - un appuntamento determinante anche per tutelare le produzioni agro-alimentari italiane dalla contraffazione alimentare e del cosiddetto fenomeno dell’Italian sounding molto diffuso sul mercato statunitense. A questa realtà se ne aggiunge una ancora più insidiosa: quale è quella dell’italian sounding di matrice italiana, che importa materia prima (latte, carni, olio) dai paesi più svariati, la trasforma e ne ricava prodotti che successivamente vende come italiani senza lasciare traccia attraverso un meccanismo di dumping che danneggia e incrina il vero Made in Italy’, perché non esiste ancora per tutti gli alimenti l‘obbligo di indicare la provenienza in etichetta.

 

Contraffazioni agroalimentari 2014

-       Oltre 60 miliardi di fatturato

-       Il fatturato dei prodotti falsi è il doppio degli originali

-       2 prodotti alimentari su 3 italiani all’estero sono falsi

-       300mila posti di lavoro rubati all’Italia

 

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