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TARES 2013. Arriva la "Tassa Rifiuti e Servizi"

Il Comune lavora tra ritardi bancari ed incongruenze gestionali

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La TARES, Tariffa Rifiuti e Servizi, è stata introdotta dal Governo Monti con il Decreto «Salva Italia» Legge n. 201 del 2011, è la nuova tassa dei rifiuti e dei servizi “indivisibili”. Riguarda lo smaltimento e raccolta dei rifiuti e di altri servizi comuni, quali illuminazione e manutenzione stradale, polizia municipale, anagrafe. Abbiamo ormai imparato a socializzare con questo nome ma la conosciamo davvero, sappiamo cosa la distingue dalla “sorella-tassa” che la precedeva?

La tassa è una prestazione che viene richiesta per la fruizione di un servizio pubblico divisibile in base al principio del beneficio. Solitamente la tassa non copre per intero il costo del servizio pubblico, che quindi viene in parte finanziato da imposte.
Con la soppressione della TARSU lo Stato ha provveduto alla istituzione di una tariffa con cui i Comuni devono provvedere: “alla integrale copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani e di qualunque altra natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche e soggette ad uso pubblico”.
Fino all’anno scorso i Comuni coprivano mediamente il 79% del costo del servizio sulle utenze domestiche; Dorgali, caso raro, negli anni precedenti era al 90% era perciò considerato comune virtuoso. Oggi invece i Comuni devono garantire la copertura integrale del costo di servizio, il 100% oltre ad un 20% in più per eventuali costi amministrativi e mancati pagamenti.

Il calcolo della Tares è più complesso rispetto a prima, quando per la Tarsu la principale variabile erano i metri quadri dell’immobile per cui si calcolavano i rifiuti. Ora oltre ai metri quadrati dell’abitazione incide anche il numero di componenti del nucleo familiare, mentre per gli esercizi commerciali ci sono 30 coefficienti di calcolo variabili a seconda del settore in cui si opera (e quindi della quantità di rifiuti prodotti), e a tutto questo si aggiunge una quota fissa di 0,30 euro al metro quadro che si intasca direttamente lo Stato.
Il nuovo tributo presenta quindi diversi aspetti innovativi e di difficile applicazione. Soprattutto nella nostra realtà dove l’elevato numero di seconde case di cui non si conoscono alcuni elementi, come ad esempio il numero dei componenti e l’effettivo periodo di utilizzo, rendono complesso il calcolo.

In finale la TARES è una tassa/tariffa. Tassa per la parte in cui il gettito è destinato al Comune e copre totalmente i costi di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti (100%), i costi amministrativi relativi alla gestione e all'attività di accertamento del tributo. Tariffa in relazione allo 0,30 centesimi per ciascun metro quadro che occorre versare allo Stato. Lo Stato a sua volta li ritrasferirà e considererà questa maggiorazione come quota che finanzia i servizi indivisibili (verde pubblico, pubblica illuminazione, polizia locale) finanziati fino allo scorso anno con i trasferimenti erariali. L'obiettivo è far si che lo Stato non trasferisca più risorse al Comune e i Sindaci gestiscano i servizi dei cittadini con i propri tributi.

Il Comune di Dorgali comunica che a causa dei ritardi nella spedizione degli avvisi di pagamento dell’acconto tares 2013, il termine per il pagamento della prima rata slitta al 31 agosto 2013. Il Banco di Sardegna sta effettuando, per conto del Comune, l’emissione e la riscossione delle 3 rate di acconto del tributo TARES con le seguenti scadenze: 31 agosto 2013, 30 settembre 2013, 30 novembre 2013.

Gli importi definitivi della TARES saranno determinati sulla base delle nuove tariffe e del regolamento per l’applicazione del tributo comunale sui rifiuti e servizi che saranno approvati dal Consiglio Comunale e comprensivi dell’addizionale statale. I versamenti in acconto saranno scomputati ai fini della determinazione dell’ultima rata dovuta a titolo di TARES per l’anno 2013 la cui scadenza è prevista dalla normativa statale al 31/12/2013.
Il contribuente ha facoltà di effettuare il versamento in unica soluzione alla data di scadenza della prima rata (31 agosto 2013).
Le modalità di pagamento sono:
- tramite i bollettini di conto corrente precompilati, presso gli sportelli degli Uffici postali;
- presso le filiali del Banco di Sardegna;
- tramite internet (carta di credito Visa /Mcard).
Per qualsiasi ulteriore chiarimento è possibile contattare gli uffici preposti ai seguenti numeri telefonici 0784 927206 / 0784 927262 / 0784 927225 / 0784 927207.

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