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N° 55. Cala Gonone Notizie: settembre 2015

UN ANNO FA MORIVA DON SALVATORE

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Lettera alla Parrocchia Nostra Signora di Bonaria. Piazza Madonna del Mare, 2 - 08022 - Cala Gonone (NU) - Telefono: 0784 93093 - Cellulare: 328 3010085 - E-mail: info@parrocchiacalagonone.it - Sito web: www.parrocchiacalagonone.it 

UN ANNO FA MORIVA DON SALVATORE

Tutti conserviamo nitido il ricordo del primissimo pomeriggio deI  quel 5 settembre di un anno fa quando siamo stati raggiunti  dalla incredibile notizia dell’improvvisa morte di don Salvatore Fancello.  L’intrecciarsi delle telefonate tra amici, il faticoso arrendersi alla notizia che il cuore respingeva, il confidare reciproco di sentimenti, ricordi e lacrime per sopportare il terribile peso dell’evento, sono stati doloroso viatico di tutta la chiesa di Nuoro, radunata  domenica 7, col suo Vescovo, attorno all’altare di quella liturgia funebre  densa di lacrime e di preghiera, e di speranza. Dalla gigantografia, che dalla facciata della piccola chiesa di Cala Gonone incombeva sulla folla in preghiera, il volto sereno e familiare di don Salvatore ci confermava tutti sulla verità cristiana della morte come ritorno a Dio e misteriosa continuità di una presenza amata e conosciuta. Quel ritratto è rimasto fino ad oggi come risposta a un bisogno del cuore, come occasione di un appuntamento che rinnova una amicizia e favorisce il dialogo di un pastore con i fratelli che ha guidato e amato. Un delicato gesto di attenzione verso i numerosi turisti che l’avevano conosciuto e stimato, e potevano fissarne lo sguardo in un incontro di memoria e di preghiera. Ora la sua comunità è chiamata a continuare, pregando per don Salvatore e pregando don Salvatore, nel testimoniare la presenza di quel Cristo per il quale quel piccolo prete ha donato senza rimpianti la vita e ha suggerito uno stile di Chiesa in ascolto costante dell’uomo d’oggi. E’ continuata così, sotto la grande fotografia di don Salvatore,  anche l’attività dell’oratorio all’aperto che coinvolge anche i figli dei turisti, come omaggio al prete che ha sempre amato i ragazzi, e il Signore ha chiamato durante una gita con loro.

Don Pietro Puggioni 

 

PADRE G. ERITTU RIENTRATO IN BRASILE

Padre Giovanni Erittu ha onorato la nostra comunità, con la sua presenza gioiosa, la sua testimonianza di entusiasmo missionario, in occasione della festa dei suoi 50 di sacerdozio. Ecco il suo messaggio: “Ho avuto la gioia di celebrare con voi uno dei momenti più belli della mia vita: il mio giubileo sacerdotale e vorrei manifestarvi tutta la mia riconoscenza per l’accoglienza e per tutta la stima che mi avete dimostrato. Grazie infinite al carissimo Parroco Don Pietro Puggioni che mi ha aperto le porte della comunità; grazie al caro Don Salvatore che ci ha già preceduto nell’eternità e che per lunghi anni mi ha dimostrato una vera e profonda amicizia.”

Un grazie speciale a voi tutti! Cinquant’anni di vita sacerdotale e missionaria: esperienza meravigliosa di donazione a Dio nel servizio dei più umili in un paese ancora giovane, capace di suscitare entusiasmi e di realizzare i sogni di qualsiasi giovane. Era il 1965 quando, ricevevo una piccola croce di missionario per salpare l’oceano e raggiungere la “Terra di Santa Croce”: il Brasile. 

Un tuffo nel buio, ma fiducioso nella Provvidenza del Signore che sempre ci riserva le sue sorprese di amore. Mondo nuovo: persone, costumi, lingua, cultura... Ho rivissuto l’invio degli Apostoli per il campo di lavoro: spogliarsi di se stessi, lasciandosi condurre da Colui che ci ha scelti come suoi ambasciatori. Non sono mancate le prove e le difficoltà. Un’altra geografia e una realtà che non tardò ad affascinarmi: gioventù assetata di valori evangelici, famiglie alla ricerca del senso della vera “chiesa domestica”, poveri con cuore aperto all’invito delle beatitudini. Cominciai a familiarizzarmi con l’estensione di questo paese-continente, con le distanze di centinaia e centinaia di Km e i contrasti sociali allarmanti. Missionario vuol dire nomade, apolide, fratello, ambasciatore, “voce che grida nel deserto”, messaggero di speranza e testimone dell’Assoluto.  

La missione ringiovanisce la Chiesa, la comunità e le persone, lanciando sfide ed educando alla fiducia nel Dio-Amore. Difficile riassumere in poche parole 50 anni di esperienze molto differenti in località distanti: grandi metropoli, piccole località che cominciavano la loro storia e foreste che si aprivano alle nuove realtà di un mondo avido di denaro e di potere, all’insegna dell’ingiustizia e della prepotenza. Brasile: 8 milioni e mezzo di Km2 e 200,4 milioni di abitanti con infinite possibilità, ma pure con problemi della stessa grandezza. Popolo meraviglioso, aperto alla gioia del Vangelo, ma ingannato da false ideologie e dalle pseudo-religioni. Popolo affamato di Dio, ma ancora povero di missionari appassionati del Vangelo. Un paese che sogna e che spera. “La messe é grande, ma gli operai sono pochi!” E tu, giovane amico, non sogni  qualcosa di grande? Dio bussa alla tua porta. Sii generoso e rispondi: “Eccomi, Signore!” 

Padre Giovanni Erittu 

 

PICCOLA CRONACA DI QUESTO PRIMO ANNO​

È passato un anno da quando se n’è andato il nostro parroco don Salvatore Fancello. Ma la sua assenza non è stata una dimenticanza. La sua gigantografia posta accanto al portale d'ingresso della chiesa ci ravviva il ricordo mai spento. Quel suo sorriso ci accoglie ancora come era suo solito fare, spontaneo, ogni volta come se ci aspettasse. 

Lo nominiamo sempre per l'amicizia che sapeva suscitare, per la simpatia umana, per la disponibilità e la dedizione alla sua vocazione di sacerdote. Ci sapeva fare con tutti, con i piccoli e i grandi, con chi va in chiesa e con quelli che ne sono allergici. La Chiesa, però, è ispirata dalla Divina Provvidenza. 

Così la comunità di Cala Gonone ha reagito con maturità alla perdita di don Salvatore. Il vescovo Mons. Mosè è stato sempre vicino alla nostra comunità all'inizio smarrita. È venuto tante volte in mezzo a noi; la sua presenza ci ha dato coraggio. Per il Natale degli uomini si è intrattenuto a lungo per l'agape fraterna.

Padre Giovanni Delussu ha portato avanti le iniziative parrocchiali con impegno. Si è prodigato con i ragazzi, ha portato avanti i momenti comunitari tra cui i fuochi di Sant'Antonio e la Pasqua degli uomini. Il nuovo parroco don Pietro Puggioni ha voluto che continuino i momenti di aggregazione religiosa e di identità cristiana che culminano nella festa della Madonna di Bonaria ad aprile e in quella della Madonna del Mare a luglio.  

Nelle sere d'estate è continuato l'oratorio dei ragazzi che ha visto giocare i ragazzi di Gonone e quelli venuti da fuori in vacanza. Don Pietro Puggioni e don Salvatore erano grandi amici. E il miglior modo di ricordare un amico è portare avanti la sua idea, il suo progetto, la sua testimonianza e il suo entusiasmo. 

Gaetano Solano

 

2012: QUELLA NOTTE ALL’ORATORIO​

Ero venuto a Gonone tre anni fa. Il fascino di quel mare e di quel paesaggio mi ha richiamato quest’anno. Ho saputo della morte del prete che allora mi ha fatto vivere una indimenticata esperienza. Arrivavo con i cocci del mio matrimonio e non avevo una fede a cui aggrapparmi. Una sera gironzolando incappai nella piazzetta della chiesa  attirato da una musica di festa. C’era un piccolo prete ad animare quella festa di bambini sotto lo sguardo divertito dei turisti. La notte nell’insonnia sentii emergere in me il bambino assetato di luce e mi venne l’idea di andare a trovare quel prete-bambino che si chiamava don Fancello (che avevo capito Fanciullo). Mi mise a mio agio, ascoltandomi senza giudicarmi, senza sfoderare prediche o frasi fatte di chi esercita un mestiere, aiutandomi a tornare bambino senza paura. Per curiosità andai a sentir messa e vedere se la predica fosse sullo stile di quell’incontro.  Non mi deluse, anzi fui colpito, io digiuno di dottrina, dalla  presentazione del Vangelo non come spunto per moraleggiare contro i tempi moderni, ma come offerta di una speranza che ancora non son riuscito ad accogliere.

 

QUANDO SONO TORNATA A GONONE… DI SARA VALTOLINA

“Buon pranzo!” Il saluto arrivava puntuale ogni giorno, pronunciato con cortese distacco da don Fancello, mentre saliva le scale fino alla porta di casa.  A dividerci un muretto e qualche ramo, ma soprattutto un po’ di sarda riservatezza da una parte e brianzola ritrosia dall’altra. Se non eri abbastanza rapido, a quel saluto non riuscivi a rispondere perché lui, don Salvatore, non si è fermato più del necessario per attendere una risposta o iniziare una conversazione. Introverso e poco incline alla chiacchiera: questa è stata sempre la mia opinione, da vicina di casa e da parrocchiana estiva. Eppure quello stesso volto l’ho visto sempre illuminarsi quando era tra i “suoi”.  Quando quest’anno sono tornata a Gonone, ho trovato eccessiva quella sua foto sulla facciata della chiesa. Ma l’affetto non è mai eccessivo, e quel sorriso aperto verso la piazza, ad accogliere cjttadini di Gonone e turisti, è il volto autentico di un sacerdote che forse non sarà stato il più estroverso dei vicini di casa, ma che certamente è stato guida per un’intera comunità che oggi, e a ragione, lo ricorda così: sorriso aperto e veste liturgica, quella delle feste. 

LA BELLA FESTA DELLA MADONNA DEL MARE

I preparativi per domenica 12 luglio sono stati abbastanza impegnativi per il gruppo organizzatore, super collaudato dalla lunga esperienza degli anni scorsi. Alla S. Messa cui è seguita la suggestiva processione a mare verso la Grotta dei Colombi per la deposizione della corona di fiori ai piedi della Madonna ad opera dei sub locali. I pellegrini sulle barche hanno vissuto un clima di festa e di preghiera, accarezzato dalla brezza del mare nel dolce  avanzare della sera. Il “Gruppo Montanaru”  di Desulo ha animato la liturgia e la processione col canto del S. Rosario e sul palco hanno offerto un saggio di canti e di balli al numeroso pubblico. Graditissima la presenza dei ragazzi e ragazze nel bel costume di Dorgali. Coinvolti anche i turisti, quest’anno più numerosi degli altri anni, da questa tradizione di fede e di festa di Cala Gonone. Un grazie sincero a tutti coloro, autorità, organismi e volontari che hanno collaborato per l’ottima riuscita della festa.

RICONOSCIMENTO A LUCIA ROMANO

Continua una delle più significative iniziative del Rotary Club di Dorgali: Riconoscimento Arti e Mestieri: Orgoglio Professionale. È alla XVII edizione ed il riconoscimento è andato quest’anno alla signora Lucia Romano: “dal mare l’amore per la cucina”. La cerimonia si è svolta domenica 5 luglio nella Sala Consiliare di Dorgali in un clima  cordiale e festoso che ha visto avvicendarsi al microfono tanti protagonisti per ricordare una storia umile e benemerita, che illustra una pagina della breve storia di Gonone. La signora Lucia ha parlato con quella sapienza che viene dalla vita, commossa per un omaggio che la gratificava di tanti sacrifici e che la univa ancor più al suo indimenticato sposo, Claudio. Da queste colonne anche il nostro plauso.

L’ANGOLO DELLO SPORT 

Il Cala Gonone si rinforza. Il campionato 2014/15 è stato molto positivo, la squadra del presidente Gianluca Fancello si è preso delle belle soddisfazioni, fra le tante la vittoria a Oliena contro la capolista Corrasi. Per la prossima stagione si riparte dalla conferma del Mister Gianni Porcu il giovane allenatore che ha trasmesso tanto entusiasmo a tutto l’ambiente. Confermato il blocco della scorsa stagione, arrivano alcuni giocatori importanti: dall'Oniferese l'estremo difensore Virdis, dalla  Ichnos la punta Giovanni Sedda; dalla Corrasi arriva l'esterno Mauro Calvia, il giocatore ritrova il suo compaesano, ormai veterano, Vittorio Argiolas. In difesa tornano in Biancoceleste due ottimi innesti locali: Gianfranco Mula e Augusto Mulas. I due ragazzi sono giovani ma, nelle passate stagioni, hanno già dimostrato tutto il loro valore. Per quanto riguarda il settore giovanile, la società punta a confermare le tre categorie dell'anno scorso: Piccoli amici, Pulcini ed Esordienti, un settore sul quale la società crede; parecchio impegnativo perché anche i bambini partecipano ai vari campionati.  

Quest'anno il mister degli Esordienti Massimo Nero lascia l’incarico; la società lo ringrazia per tutto l'impegno che ha messo in questi anni a titolo sempre gratuito; a breve verrà fatta una riunione con i genitori per sensibilizzare tutti e organizzarsi meglio su allenamenti e trasferte…  Sul fronte campo la dirigenza è fiduciosa, il comune si è impegnato inserendo in bilancio oltre 250.000 euro per i lavori del Ceselia. Un bel passo avanti. C'è un certo ottimismo ma si attende  che tutto vada a buon fine, in passato sono state fatte tante promesse, speriamo che questa sia la volta buona! La società, in tutti questi anni si è sempre autofinanziata organizzando eventi come la Sagra del Pesce e la sagra del Pane Frattau.  Anche quest'anno c'era tanta gente, la sagre sono andata bene e ci hanno permesso di coprire i costi di iscrizione al campionato, grazie anche al contributo del comune di Dorgali, in particolare dell'assessore Stefano Lavra. Il Campionato inizierà il 4 Ottobre. Facciamo un appello a tutti gli appassionati: sarà un altro anno di sacrificio perchè probabilmente si giocherà ancora a Dorgali, poi, si spera di ritornare a giocare nel nostro campo, ce lo auguriamo tutti. E allora seguite numerosi i Biancocelesti e come sempre.... Forza Gonone!!

Daniele Dettori

AUGURI AI DIPLOMATI 2015

Marta Carpinelli, Annalisa Delussu, Matteo Erittu, Angela Fois, Carmen Fronteddu, Lorenza e Fabiana Murgia, Marco Pirisi, Giulio Carta, Edoardo Rosa, Michele Sale sono i neo diplomati già protesi verso l’Università. Auguri e complimenti!

 

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