Con la bella stagione gli animali trascorrono più tempo all’aria aperta e sfuggono più facilmente allo sguardo dei loro padroni attirando l’attenzione di persone senza scrupoli che si nascondono dietro a cibi avvelenati.
È quanto è successo il 7 luglio scorso a Calendula, la gatta di una cittadina dorgalese che proprio oggi ha presentato denuncia ai Carabinieri “Al fine di tutelare la salute di animali e cittadini,” - secondo quanto scritto nella lettera dalla Signora M. - “chiedo a tutte le istituzioni di competenza, che vengano fatte indagini per punire i responsabili di tale gesto rappresentando questo un reato penale perseguibile a termini di legge.”.
Il veterinario ha attestato con un certificato medico che la gatta, di appena un anno ed in attesa, è morta per avvelenamento dopo due giorni di agonia. A quanto pare, il caso non è isolato, la signora M. dice di essere a conoscenza di altri fatti simili avvenuti a Dorgali e ultimamente soprattutto nella zona di Via Trento e Via Amendola.
Anche per questo motivo risulta agguerrita nella battaglia per la morte della sua gatta, «è incredibile che ancora oggi esista qualcuno in grado di compiere certi gesti e - per evitare altre morti ed altri dolori - è bene far sapere a tutti la situazione, denunciare e pretendere un'indagine evitando che il tutto finisca in un ‘dimenticatoio’.».
La signora M. invita i concittadini a segnalare pubblicamente questo genere di azioni vigliacche, è importante renderle note, anche quando non è possibile procedere con una denuncia formale in quanto non supportata da un certificato medico.