A Dorgali una raccolta di cimeli e documenti per ricordare i nostri Caduti nel centenario della Grande Guerra

Oggi, 27 gennaio ricorre la Giornata della Memoria

La Redazione
27/01/2015
Attualità
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Interessante iniziativa del Comune di Dorgali che, in occasione del centenario della Grande Guerra e in ricordo di tutti i concittadini caduti nelle guerre del Novecento, invita le famiglie dorgalesi a voler condividere con la comunità il prezioso patrimonio di fotografie, lettere, cartoline, attestazioni, cimeli, medaglie e ogni altro oggetto relativo al periodo 1915/18.

Tutta la documentazione ed i cimeli consegnati verranno catalogati e fotografati, creando inoltre un archivio digitale che sarà possibile consultare sul sito del Comune. Sarà quindi cura dell’Amministrazione - spiega il comunicato del Comune - allestire una Mostra con l’esposizione di tutto il materiale raccolto, dando risalto e visibilità ai pezzi di storia che ogni famiglia dorgalese ha conservato. È bene precisare che tutta la documentazione e gli oggetti consegnati presso i locali della Biblioteca Comunale in Corso Umberto (dal lunedì al giovedì, dalle ore 8:30 alle 12:30) rimarranno di proprietà di coloro che ora li posseggono e ai quali saranno restituiti al termine del periodo di esposizione della mostra.

Non è un caso che proprio oggi la redazione sceglie di pubblicare questa notizia. Il  27 gennaio ricordiamo infatti la liberazione con la Giornata della Memoria. Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa varcavano i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz e segnarono la fine di questa brutta pagina della nostra storia che ha messo in scena due conflitti mondiali.

La legge del 20 luglio 2000 recita: “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giornata della Memoria“, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, e coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.”

Noi scegliamo di ricordare un’adolescente con il cuore colmo di speranza che in quel periodo raccoglieva le sue memorie in un diario come tante altre ragazze hanno fatto prima e dopo di lei. Così scriveva Anna Frank pochi giorni prima dell’irruzione da parte dei tedeschi nell’alloggio segreto, era il 15 luglio 1944:
“... Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà. È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’ intima bontà dell’uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte il rombo l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto volgerà ...”

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