Servizio di Salvamento o le comiche?

NC
26/08/2015
Attualità
Condividi su:

Come ogni anno la stagione estiva è arrivata e come ogni anno i bagnanti non vedono l’ora di godere del meraviglioso mare di Cala Gonone, tra i più invidiati nel mondo. Come ogni anno si pone il problema di fornire un servizio di salvamento a mare che garantisca a coloro che nuotano nei nostri mari, di vivere con serenità l’elemento acqueo che, in ogni caso deve essere affrontato con rispetto e attenzione. 

Così è dal 2007, anno in cui comincia il servizio di salvamento a mare nel Comune di Dorgali da Bagnini di Salvataggio locali adeguatamente formati da SNS e FIN, ragazzi atletici, responsabili e professionisti che preservano l’incolumità dei bagnanti con un adeguato servizio di prevenzione prima ancora di pronti interventi in acqua o sugli arenili. Le spiagge protette son sempre state Cala Cartoe, Cala Osalla e Palmasera 2, controllate da un minimo di 3 Bagnini appostati sulle torrette ed adeguatamente equipaggiati.

La stagione 2015 vede come ogni anno il progetto di salvamento presentato dall'ente competente ma con l'ennesimo copia incolla di un regolamento a dir poco ridicolo e che mette a rischio il lavoro di chi si dedica a tale attività, presentato dalla Protezione Civile ai potenziali esecutori. Purtroppo, anche sembrando impossibile rispetto al passato le condizioni sono peggiorate quindi tutti fanno marcia indietro, aspettando un dietro front da parte di chi regola tale servizio (Regione Sardegna).

I Comuni costieri non accettano tali condizioni e chiedono una revisione. Prontamente arriva la modifica, ma non sufficiente a garantire incolumità ai bagnanti causa mancanza totale delle condizioni ideali di lavoro, tanto che definitivamente i Comuni decidono di occuparsi direttamente di tale servizio e le stesse associazioni si ritirano.Tutti tranne il Comune di Dorgali, che avvalendosi dei servigi dell’Associazione di Salvaguardia Marina di Orosei, decidono di partecipare accettando in toto il piano operativo della Provincia e la delibera della Regione e voltando le spalle alle altre associazioni e agli altri comuni costieri.

In tutto questo l’associazione in questione, fino all’anno scorso presente a Posada, si offre di eseguire il servizio di salvamento “garantendo” condizioni eccellenti, mezzi avveneristici di pattugliamento, equipaggiamento tecnologicamente avanzato e serietà e anche i palombari in caso di evenienza, praticamente bugie su bugie.

Ad oggi di questo non si è visto niente, condizioni precarie di gestione delle postazioni a mare, nessun mezzo di lavoro di assoluta urgenza (es. bombole di ossigeno), nessun mezzo di pattugliamento, serietà col lanternino e numero dei Bagnini assolutamente insufficiente (devono essere sempre 3 per torretta), oltre che un atteggiamento di quelli presenti, vicino al ridicolo e al pericoloso.

Desolante la situazione sia per quanto riguarda la sicurezza sia agli occhi dei bagnanti che, imperterriti assistono alle evoluzioni di coloro che dovrebbero assicurare la loro incolumità ma, come si può facilmente provare, impossibilitati dalla mancanza di più elementari ausili tecnici. In tutto questo latita il controllo del gestore del servizio oltre che delle autorità competenti che, altrimenti provvederebbero, vista la situazione ridicola in cui versano le torrette, alla chiusura delle stesse.

Nonostante tutto la stagione estiva va avanti, il mare e caldo e la fortuna ancora ci assiste. Speriamo continui così!

Leggi altre notizie su DorgaliGonone.net
Condividi su: