Durante l’ultimo Consiglio Comunale del 5 ottobre, la giunta amministrata da Angelo Carta ha deliberato, contro il parere dell’opposizione, a favore dell’approvazione del progetto Centro Visite a Cala Gonone e della dichiarazione di pubblica utilità del piano terra del Palazzo Ticca (il documento non è stato ancora pubblicato sul sito istituzionale ma potete seguire la discussione grazie alle riprese effettuate dagli attivisti 5 stelle link).
Pubblica utilità. È un concetto proprio della pubblica amministrazione, e significa che una determinata operazione, edile o meno, risulta o può risultare di interesse pubblico, cioè è un atto volto al miglioramento, alla progressione della collettività.
Ecomostro. “Nel linguaggio giornalistico, edificio, costruzione, struttura che deturpa il paesaggio”, a Dorgali infatti conosciamo con questo nome il palazzone di proprietà dei Ticca che si trova nella piazza della chiesa a Cala Gonone costruito a metà del 900 al posto di una chiesetta che guardava il mare (vedi foto). Un edificio discutibile per le caratteristiche architettoniche e forse anche per la storia.
Il piano terra del suddetto palazzo sembra essere diventato un affare per il Comune di Dorgali che intende trasformarlo in un Centro Visite Multimediale a spese dei cittadini, diversamente da quanto dichiarato due anni fa dal Sindaco Carta.
Soldi pubblici. “Soldi che interessano tutti i cittadini, l’intera collettività”: inizialmente la realizzazione di un centro multimediale per circa 1.760.000,00 € (un milione e settecentosessantamila euro) chiavi in mano, doveva essere finanziato dalla regione con il progetto “SupraTutto” che ad aprile 2015 viene rimodulato garantendo al Comune il solo finanziamento per l’allestimento.
A detta del Primo Cittadino, il Comune di Dorgali si impegna con risorse proprie all’acquisizione dell’immobile per il prezzo di 715.750,29 € (valore netto secondo le informazioni fornite in Consiglio): 600.000,00 € dal mutuo per la scuola di Cala Gonone (PO FESR 2007-2013), più 95.000,00 € ottenuti come premialità dal progetto Santa Caterina, più 86.342,34 € dai fondi di bilancio.
Insomma, i soldi potrebbero anche esserci ma per quale motivo si vuole mettere a rischio l’intera comunità con questo gravoso impegno economico?
Perché non utilizzare un altro locale comunale per non perdere il finanziamento dedicato all’allestimento del Centro Multimediale, ad esempio in località Iscrittiorè o in Viale Bue Marino?
Perché non utilizzare il mutuo (che ricordiamoci sono comunque soldi da restituire e che in realtà non abbiamo in cassa) per altre necessità che certo non mancano sia a Dorgali che a Cala Gonone?
Perché non indirizzare la premialità Santa Caterina per migliorare la situazione nel centro storico?
I fondi di bilancio non potrebbero essere utilizzati per il completamento dell’urbanizzazione o per la messa in sicurezza di Corso Umberto?
Noi crediamo che anche questo problema debba essere affrontato (come per Oddoene, a delibera approvata) attraverso una petizione con la quale ogni cittadino pone nero su bianco il NO alla pubblica utilità del piano terra del palazzo Ticca, un raggiro normativo nonché una beffa per noi contribuenti.
Ancora una volta le firme dei dorgalesi potrebbero fissare sulla carta quanto Dorgali merita di più.