La redazione riceve e sceglie di pubblicare alcune immagini scattate questa mattina nel porticciolo turistico di Cala Gonone che denunciano l'ennesima moria di pesci, forse lasciati in acqua dai pescherecci a strascico perchè senza alcun valore commerciale, e le chiazze di "arcobaleno tossico" dovute sicuramente allo svernamento dei liquidi di sentina (gasolio, olio di motore, sgrassatori) delle vecchie barche che rientrano in porto.
In un territorio come il nostro che vanta una natura quasi incontaminata tra terra e mare e, proprio nell'ultima BITAS, ha dichiarato pubblicamente l'amore per il turismo attivo, la priorità dovrebbe essere la salvaguardia e l'Area Marina Protetta proposta dall'Amministrazione comunale non sembra essere la panacea per tutti i mali del nostro specchio d'acqua.
Chi di dovere dovrebbe vigilare e potrebbe arrestare, anche oggi senza AMP, lo strascico illegale sotto costa o il rilascio libero di liquami tossici nel nostro mare ... il mare di tutti!