Tecnologie di sicurezza: un confronto tra Sardegna e altre regioni italiane

04/10/2025
Attualità
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Negli ultimi anni, la sicurezza pubblica e privata è diventata una priorità crescente in Italia, sia nelle grandi metropoli che nei territori più periferici. Le tecnologie di sicurezza, come videosorveglianza, sistemi di allarme intelligenti, riconoscimento facciale e controllo degli accessi, giocano un ruolo sempre più centrale nel garantire protezione e prevenzione. Non tutte le regioni italiane si trovano allo stesso livello in termini di adozione, diffusione ed efficacia di queste tecnologie. Questo articolo propone un confronto tra la Sardegna e altre regioni italiane, evidenziando differenze, punti di forza e sfide ancora da affrontare.

Sicurezza in Sardegna, stato attuale e investimenti

La Sardegna, con il suo vasto territorio caratterizzato da una bassa densità abitativa, offre peculiarità interessanti in tema di sicurezza. Le principali problematiche non riguardano tanto la criminalità organizzata, quanto i furti nelle abitazioni, i danneggiamenti e, in alcune aree rurali, fenomeni di bracconaggio o incendi dolosi.

Negli ultimi anni, la Regione Autonoma della Sardegna ha investito in tecnologie di sicurezza, concentrandosi principalmente sui centri urbani e nei piccoli comuni. Sono stati introdotti sistemi di videosorveglianza collegati alle centrali delle forze dell'ordine e migliorati gli impianti di illuminazione pubblica intelligente. Soprattutto a Cagliari, Sassari e Olbia sono stati avviati progetti di città intelligenti che integrano sensori ambientali e telecamere ad alta definizione. Oltre questo, è sempre maggiore il numero di persone che installa un allarme antifurto in Sardegna all’interno delle proprie abitazioni, per garantirsi la propria incolumità e sicurezza, o comunque per prevenire furti negli alloggi privati.

Nonostante ciò, le difficoltà logistiche e la frammentazione del territorio complicano una copertura uniforme, specialmente nelle zone interne e nei piccoli paesi. In queste aree, l'accesso a reti ad alta velocità e infrastrutture moderne resta una sfida, limitando l’adozione di tecnologie avanzate come la sorveglianza in cloud o l’analisi predittiva dei dati.

Nord Italia, esempio di integrazione tecnologica

Nel Nord Italia, le regioni come Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto stanno adottando la tecnologia a un livello significativamente più alto. Qui c'è una stretta cooperazione tra enti locali, forze dell'ordine e aziende tecnologiche per implementare sistemi di sicurezza intelligenti e integrati.

Milano, per esempio, si distingue come una delle città italiane più avanzate nel controllo urbano. Oltre alle telecamere tradizionali, vengono utilizzati software di riconoscimento facciale, reti 5G per il monitoraggio in tempo reale e piattaforme che combinano dati provenienti da diverse fonti come traffico, trasporti pubblici ed eventi. Anche i sistemi di sicurezza condominiali interconnessi e le tecnologie per le smart home stanno guadagnando terreno, assicurando efficacia, comodità e risparmio

 

Anche le piccole città del Nord stanno investendo in sicurezza, grazie a una maggiore disponibilità di risorse e infrastrutture ben sviluppate. Le aree industriali, per esempio, sono spesso dotate di avanzati sistemi di sorveglianza e sensori antintrusione, gestiti da consorzi privati o in collaborazione con le forze dell’ordine.

Centro e Sud Italia, tra eccellenze locali e carenze strutturali 

Nelle regioni del Centro Italia, come Toscana e Lazio, si osserva una situazione diversificata. Firenze e Roma hanno intrapreso iniziative per migliorare la sicurezza urbana, impiegando sempre più tecnologie avanzate per monitorare il traffico e prevenire crimini. Fuori dalle grandi città, però, esiste ancora un divario nella copertura tecnologica.

Al Sud, il quadro è ancora più complesso. Regioni come Campania, Calabria e Sicilia si trovano a fronteggiare sfide significative legate alla criminalità organizzata, alla gestione del territorio e alle limitazioni nei finanziamenti. Nonostante ciò, esistono esempi positivi: Napoli ha implementato un sistema di videosorveglianza esteso, mentre Palermo ha sviluppato un sistema centralizzato per la gestione della sicurezza urbana.

La Sardegna, come detto nel proprio paragrafo, sebbene non sia afflitta dai problemi di criminalità organizzata che colpiscono altre regioni del Sud, condivide con esse alcune difficoltà strutturali, come la dispersione territoriale, la scarsa connettività digitale e una burocrazia spesso lenta nell’approvazione di progetti innovativi.

Sicurezza privata e domotica, un progresso in ascesa

In tutta Italia si assiste a un crescente interesse per le tecnologie di sicurezza nel settore privato. L’adozione di sistemi di sicurezza, come un allarme antifurto collegato da remoto, videocitofoni intelligenti e sensori di movimento è in aumento, soprattutto nelle aree turistiche e nelle case estive. Tuttavia, rispetto alle regioni più industrializzate, la presenza della domotica in Sardegna è ancora più limitata.

Nel Nord Italia, la diffusione delle abitazioni smart è più marcata, sostenuta anche da incentivi fiscali per la riqualificazione energetica e la sicurezza domestica. Le aziende del settore offrono soluzioni integrate che includono videosorveglianza, controllo accessi, illuminazione e climatizzazione, tutte facilmente gestibili tramite applicazioni mobili.

Il confronto tra la Sardegna e le altre regioni italiane nel campo delle tecnologie di sicurezza mette in luce un’Italia a più velocità. Mentre il Nord ha raggiunto livelli di eccellenza grazie a infrastrutture avanzate e collaborazioni pubblico-private, regioni come la Sardegna si trovano a metà strada, con iniziative positive ma anche ostacoli significativi, specialmente nelle zone rurali.

Per colmare il divario, e avere una copertura totale su tutto il territorio nazionale, è fondamentale concentrarsi su investimenti mirati, migliorare la connettività, semplificare le procedure burocratiche e formare adeguatamente il personale, per assicurare una protezione e una prevenzione efficace alla propria abitazione, come riporta Mauro Soro proprietario della società di installazioni antifurto SM Technology “La prevenzione è la chiave per una casa sicura”. Solo così si potrà offrire una sicurezza tecnologicamente avanzata ed equa per tutti i cittadini, a prescindere dalla regione in cui risiedono.

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