Santu Sustianu chiude la 'settimana di fuoco'!

I vicoli intorno a Piazza di Chiesa tra vino e pistiddu

Chiara Bacchitta
19/01/2014
Tradizioni
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La settimana finisce con il fuoco! Domenica sera, 19 gennaio, tra Dorgali e Cala Gonone accenderanno le pire di rosmarino e frasche in onore di San Sebastiano.

Tradizione cristiana e culto pagano si fondono in un rito antico e secolare anche per San Sebastiano come per Sant'Antonio, dopo il rito religioso con il vespro e la messa in onore del Santo presso la chiesa di Santa Caterina, ci si ritrova nella piazza per la benedizione e l’accensione del fuoco.
"Santu Sustianu" è stato eletto dai dorgalesi patrono dei caprari e - secondo la memoria degli anziani - per scaramanzia, o “leìa”, la croce sopra la pira viene da sempre addobbata con una qualità particolare di arancia selvatica “arantzu acru” o “arantzu pompìa” salutare e ricco di proprietà nutritive. L’uso del frutto invernale per eccellenza come simbolo di queste due serate di gennaio nasce anche da racconti universali, infatti, la leggenda narra che il Santo fu legato ad una pianta d’arancio e trafitto con le frecce durante il periodo dell’imperatore Diocleziano e le persecuzioni contro i cristiani.

 

Certo è che, conclusi i festeggiamenti di Sant’Antonio del 16 gennaio e appena ritrovata la tranquillità tra i vicoli del nostro paese, è la volta dei rioni di Piazza di Chiesa e di un altro Priore, quest’anno Gianfranco Delussu. Nella frazione marittima, invece, prende per la prima volta l’incarico l’A.S.D. Cala Gonone con l’intenzione di far rivivere la tradizione dopo 2 anni di stallo, inoltre per l’occasione la società sportiva ha organizzato una lotteria con estrazione prevista a fine serata.

Come consuetudine, oltre l’invito del Priore per tutta la comunità, anche le cantine intorno alla Piazza vengono aperte dai proprietari per offrire un buon bicchiere di vino accompagnato dal dolce caratteristico della festa “Su pistiddu” e dai cori profondi e suggestivi dei “Tenores”.

Il fuoco di San Sebastiano sembra meno sentito dalla popolazione rispetto a quello di Sant’Antonio, forse perché si è ancora provati dal primo e non ci si gode appieno il secondo o forse perché le stradine che circondano il rione di Sant’Antonio risultano più folkloristiche riuscendo a trattenere facilmente lo spirito nostrano e brioso della tradizione, comunque indubbiamente una serata da saggiare, sia ai piedi del Monte Bardia che in riva al mare!

Buona Serata!

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