A Dorgali l'acquisizione di un immobile da parte dell'Unità Sanitaria Locale suscitò grandi aspettative, pensando che fosse finalmente realizzato il tanto agognato poliambulatorio. Nessuno si è mai saputo spiegare perché Dorgali, che con gli oltre 8.000 residenti è uno dei più popolosi paesi della Provincia, per moltissimi anni ha avuto il solo servizio di un medico di medicina pubblica e della guardia medica. Nonostante le aspettative il poliambulatorio non è mai stato realizzato. Per molto tempo l'immobile acquisito dalla U.S.L. è rimasto sconsolatamente chiuso, nonostante fossero stati eseguiti lavori di ristrutturazione.
Uno dei primi servizi, se non il primo in assoluto, che venne realizzato è stato il Centro Dialisi su iniziativa di un grande gruppo di volontariato. Anche dopo l'allestimento vi furono ingiustificate e ingiustificabili lungaggini per l'entrata in funzione.
Da oltre due mesi il Centro Dialisi non è più in funzione. Ancora senza una giustificazione plausibile. È stata data una spiegazione non credibile dell'esecuzione di presunti e ovviamente non meglio precisati "lavori strutturali", di cui nessuno è al corrente. Sembrerebbe che ci sia stata una grande fretta a chiudere il Centro alla quale non è corrisposta altrettanta sollecitudine ad eseguire i lavori "fantasma" addotti a scusa per la chiusura stessa.
A questo punto la quindicina di pazienti sottoposti a dialisi si chiedono se il compito primario della A.S.L. sia quello di curare i malati o quello di contribuire a peggiorarne le condizioni.
Il viaggio a Nuoro tre volte la settimana è piuttosto stressante per elementi in salute, quindi si può facilmente immaginare a quale tortura viene sottoposto un paziente dializzato.
Questo solo per ciò che riguarda il sacrificio fisico. Da non trascurare è anche il sacrificio economico cui si deve sottoporre tutta la famiglia del dializzato, costretto a trovarsi un accompagnatore che disponga di macchina, oppure rischiare la guida autonoma nelle condizioni sicuramente non ottimali. A questo si aggiungono ancora i disagi causati dalle interruzioni della viabilità a seguito dell'alluvione dello scorso novembre.
Per fortuna la Popolazione dorgalese ha molta pazienza, per cui non si è ancora verificata nessuna azione collettiva di protesta non solo per la chiusura immotivata del Centro Dialisi ma anche per tutti i servizi sanitari che sono negati ai dorgalesi. Ma fino a quando durerà?
Con queste poche righe si invitano il sig. Prefetto, il sig. Sindaco e l'intera Amministrazione Comunale ad effettuare tutti gli interventi necessari perché venga ripristinato il servizio del Centro Dialisi, indispensabile per alleviare i già imponenti disagi a cui sono sottoposti i Dializzati, ai quali va tutta la mia solidarietà, e, sono sicurissimo, di tutta la cittadinanza.