A Nuoro il servizio è disponibile presso gli uffici camerali di via Papandrea, 8 su appuntamento dal lunedì al venerdì
Battesimo ufficiale del network nazionale degli Sportelli per lâimprenditorialità giovanile delle Camere di commercio. La rete delle Camere di commercio (vedi lâelenco alla pagina web www.filo.unioncamere.it/giovani) mette a disposizione dei giovani un servizio gratuito dedicato espressamente a quanti vogliono creare una nuova impresa.
Il servizio delle Camere di commercio prevede unâofferta mirata e integrata di attività di orientamento, formazione, assistenza, accompagnamento e supporto espressamente indirizzata a rispondere ai diversi bisogni dello start up e post-start up, favorendo anche lâaccesso a strumenti di credito e microcredito o agli incentivi pubblici nazionali e regionali, per valorizzare le opportunità occupazionali legate al lavoro indipendente. Unâiniziativa particolarmente importante in un Paese come il nostro, in cui la disoccupazione giovanile ha superato il 40% e si registra un dato record quanto ai giovani neet (circa un milione e mezzo di 15-24enni, pari quasi a un quarto di questa fascia dâetà , che non studiano né lavorano), con elevati tassi di abbandono scolastico-formativo.
Dâaltro canto, è un fatto che lâimpresa piace ai giovani. Tra il 2012 e il 2013 sono infatti quasi 71mila in più le imprese guidate da giovani under 35, con una crescita pari al 10,48%.
Nel territorio di competenza della Camera di commercio di Nuoro lo Sportello sarà disponibile dalla prossima settimana dal lunedì al venerdì esclusivamente su appuntamento (tutte le informazioni si possono trovare sul sito www.nu.camcom.it).
Il Network degli Sportelli per il sostegno allâAutoimprenditorialità giovanile delle Camere di commercio accoglierà i giovani che intendono aprire una nuova impresa assicurando loro percorsi specialistici mirati.
Nelle strutture camerali è prevista la messa a disposizione gratuita di un modello di servizio e dâintervento comune, basato sullâadozione di standard omogenei, secondo declinazioni e articolazioni territoriali differenziate sulla base delle specificità locali (in termini di opportunità , collaborazioni, specializzazioni, risorse, attori e reti disponibili).
Si tratta, evidentemente, di un contributo concreto e fattivo che Unioncamere e le Camere di commercio italiane sono pronte a mettere a disposizione per il rilancio dellâoccupazione giovanile.
Lunghissima, del resto, lâesperienza maturata âsul campoâ dalle Camere di commercio. Esse, infatti, si sono dotate da tempo, per quanto concerne i servizi per lâimprenditorialità , di un proprio âmodello operativoâ, organizzato a rete e che coinvolge in modo pressoché omogeneo tutte le realtà territoriali, conosciuto come âServizio nuove impreseâ o âPunto nuova impresaâ. Questâultimo si salda, nella maggior parte dei casi, con lâimpegno e le azioni specifiche delle Camere di commercio di supporto e promozione dellâimprenditoria giovanile che hanno interessato anche lâimprenditoria sociale, quella femminile e quella immigrata. Lâattività a favore della creazione di impresa si è tradotta nel tempo anche in una serie di azioni progettuali in attuazione degli Accordi di programma tra Unioncamere e Ministero dello Sviluppo Economico, dirette allo sviluppo di servizi integrati per lâimprenditorialità , a favorire lâaccesso agli strumenti del microcredito e al sostegno allâoccupazione.
Inoltre, Unioncamere, a partire dal 2012, allo scopo di mettere a sistema, integrare e diffondere le esperienze presenti sul territorio, le strategie e le modalità di erogazione da parte delle varie strutture e di garantire un adeguato livello dâofferta minima standardizzata di servizi e strumenti condivisi, ha promosso e sostenuto lo sviluppo di una rete di sportelli del sistema camerale per la formazione, lâimprenditorialità , il lavoro e lâorientamento. Questa iniziativa ha portato anche alla creazione ed apertura del portale FILO (www.filo.unioncamere.it), nel quale è presente un focus specifico diretto a chi vuole âmettersi in proprioâ. Più precisamente, gli Sportelli camerali per lâAutoimprenditorialità giovanile potranno operare in partnership e in raccordo con gli altri soggetti delle reti territoriali per i servizi dâistruzione, formazione e lavoro, svolgendo la funzione di punti di servizio allâutenza nelle varie realtà territoriali.
71mila imprese giovanili in più nel 2013
Poco meno di 653mila imprese, oltre 130mila iscrizioni anche in un 2013 di crisi, un tasso di crescita del 10,48% (pari a circa 71mila imprese giovanili in più rispetto al 2012) e unâincidenza sul totale del sistema produttivo che sfiora lâ11%.
Questa la fotografia dellâimpresa giovanile scattata dallâOsservatorio di Unioncamere, dalla quale emerge un universo in grande movimento da Nord al Sud del Paese. La voglia di fare impresa dei giovani è numericamente più elevata in alcune delle regioni ad alto tasso di imprenditorialità (oltre 9mila quelle create in più nel 2013 in Lombardia, Lazio e Campania), ma assume connotati di intensa dinamicità anche in regioni più piccole, come il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia, che nella graduatoria per tasso di crescita sono precedute solo dal Lazio (dove le imprese degli under 35 crescono addirittura del 14,45% nel 2013 rispetto al 2012) e â partendo da numeri molto contenuti â dalla Valle dâAosta.
Sono le regioni del Mezzogiorno, tuttavia, quelle nelle quali lâimpresa sembra rappresentare unâalternativa al lavoro dipendente per chi ha meno di 35 anni. In Calabria, Campania e Sicilia, infatti, la pattuglia dei giovani capitani dâimpresa supera o sfiora il 15% del totale delle attività presenti sul territorio, in Puglia raggiunge il 13%, nel Molise e in Basilicata sfiora il 12%. Sul fronte opposto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, dove la componente giovanile costituisce circa lâ8% del totale.
Sebbene il 73% delle imprese giovanili abbia la forma giuridica più semplice di ditta individuale, in sensibile crescita appaiono le più strutturate società di capitali: supera le 18mila unità il saldo tra iscrizioni e cessazioni nel 2013 per questa forma giuridica, con un tasso di crescita pari quasi al 20%.
Commercio, Costruzioni e Attività di alloggio e ristorazione concentrano a fine 2013 il maggior numero di attività gestite da giovani imprenditori, ma, in termini di incidenza percentuale sul totale delle imprese, i capitani dâimpresa under 35 raggiungono quasi il 15% delle imprese registrate negli Altri servizi, settore al quale appartengono le attività di riparazione di beni personali e i Servizi per la persona. Oltre alla cospicua incidenza anche nel settore dellâAlloggio e ristorazione, le imprese giovanili appaiono percentualmente più consistenti anche nel Noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese e nelle Attività finanziarie e assicurative.