“A campagna Antincendio già iniziata troppe cose previste dal PIANO AIB 2014 approvato dalla Giunta regionale non sono chiare soprattutto in relazione ai compiti delle Province ed all’impiego del volontariato di Protezione Civile”. - Lo sostiene l’Assessore alla Protezione Civile della Provincia di Nuoro Renzo Soro in una lettera inviata all’Assessore regionale all’Ambiente della Regione Donatella Spano.
I rilievi riguardano la Legge Regionale 36/2013 che toglie alle Province le competenze di Protezione Civile assegnate con la Legge regionale N° 9 prevedendo l’istituzione di un ufficio regionale decentrato. Legge, peraltro impugnata dal Consiglio dei Ministri, che vista l’impossibilità di istituire subito tali uffici è modificata con la una delibera della Giunta regionale approvata il 17 gennaio scorso.
“Senza addentrarmi in discussioni di carattere giuridico-amministrativo - scrive l’Assessore Soro - voglio sottolineare che sarebbe stato quanto meno opportuno riflettere sulle considerazione fatte sulla legge 36/2013 dal Capo dipartimento della Protezione Civile il prefetto Franco Gabrielli che hanno spinto il Consiglio dei Ministri ad impugnare la legge che toglie alle Province le competenze trasferite con la legge regionale N° 9 ma che ignora o non considera le competenze che alle Province spettano per la normativa nazionale vigente”.
“Una riflessione - sottolinea Soro - era necessaria così come era fondamentale evitare di ripetere un errore che si trascina da sempre. Il mancato coinvolgimento delle Province, dei Comuni e delle Associazioni di volontariato nella redazione del Piano AIB. E la prima conseguenza di questo approccio, unico forse del suo genere in Italia, è che ancora una volta si scarica sui Comuni tutto il peso delle cose da fare, senza che questi abbiano le risorse necessarie sia in termini finanziario che in molti casi anche di adeguata preparazione, formazione e informazione”.
“Si rischia - si legge ancora nella lettera - di assistere ai drammi già vissuti nell’alluvione di novembre continuando a pensare che un sms, un fax o una mail possano essere esaustive delle competenze della Regione. Il Piano AIB 2014, nello specifico, appare quanto meno contraddittorio e questo rischia di essere l’ennesimo, inammissibile gioco allo scaricabarile non rispettando la caratteristica principale del sistema italiano di Protezione Civile che è quello della sussidiarietà e della precisa individuazione dei compiti di ciascuno” .
“Resta in tutta la sua gravità con questo Piano AIB 2014 - denuncia l’assessore alla Protezione Civile - la condizione attuale del volontariato di Protezione Civile impegnato nella campagna e in tutte le altre complesse e fondamentali attività. 96 associazioni solo nell’ Antincendio per un totale di 2.300 volontari.
Nonostante la mole di denaro impegnata per la campagna AIB2014 ancora una volta si pretende dai volontari che operano come devono e come vogliono in modo gratuito, che anticipino i soldi necessari alla visite mediche, al funzionamento dei mezzi, al carburante.
Appare quindi necessario che la Regione convochi subito un tavolo per cercare almeno di rimediare ai problemi più gravi.
Lo dobbiamo a chi in passato ha subito danni, alle vittime ed alle loro famiglie, alla Sardegna che non può, ad intervalli regolari, finire sott' acqua in autunno e tra le fiamme in estate“.