Partecipa a DorgaliGonone.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Cala Gonone Jazz. Ultime note nel segno della tradizione!

Orgonìtu, launeddas, ghitarra e boches fanno vibrare la Cantina

Condividi su:

Ieri sera l’evento “Humus - i sensi e l’arte” ha riconfermato la proficua collaborazione tra l’Associazione Intermezzo che da 26 anni organizza con successo il Festival Cala Gonone Jazz, e gli operatori locali del Comune di Dorgali e Cala Gonone. Locali, turisti e appassionati di Jazz si sono ritrovati nel piazzale della Cantina Sociale per salutare con un “arrivederci” la manifestazione che da anni è conosciuta come una delle vetrine più importanti per la musica ed il territorio. La serata è stata caratterizzata da un’atmosfera amichevole derivata, non solo dall’ospitalità dei dipendenti e proprietari della cantina, ma anche dal tema proposto per concludere il festival, la ricerca della tradizione nella musica contemporanea. Risultati sorprendenti che hanno sicuramente attirato l’attenzione dei meno esperti oltre che quella dei “fedelissimi” del jazz. Le voci dei tenori e gli strumenti musicali - massimi rappresentanti del folklore sardo - quali “orgonitu”, “launeddas”, “ghitarra” sapientemente maneggiati dagli artisti protagonisti*, hanno raggiunto le radici musicali sarde e trasportate al giorno d’oggi anche accompagnate da basi musicali ed effetti computerizzati.
L’atmosfera energica, l’estate, la compagnia, il cannonau hanno favorito l’animo ballerino dei ragazzi appartenenti ai gruppi folk del paese che hanno aperto le danze e trasmesso la voglia di un “ballo a tre passi” anche al resto del pubblico oltre che stuzzicato la curiosità dei vacanzieri.
*Protagonisti: Carlo Boeddu, organeddu, Carlo Crisponi, boche, Fabio Calzia ghitarra, Gianmichele Lai, boche e trunfa, Giuseppe Cillara, percussioni, Giacomo Longoni, launeddas e pipiaiolu, Fabrizio Bandinu, ghitarra, Giovanni Magrini, boche.

Parlando con i curatori della manifestazione spicca una notevole considerazione del nostro territorio ed una profonda stima verso i tanti giovani ricchi di esperienza e buona volontà.
Peppino Piquereddu conferma la risposta soddisfacente del pubblico di quest’anno e la collaborazione crescente con il paese e gli operatori sempre più coinvolti in quella che, ogni anno, sembra essere tra i veicoli maggiori di comunicazione pubblicitaria per il territorio aggiungendo che «il Cala Gonone Jazz non deve restare una manifestazione finalizzata a se stessa!». Giancarlo Marcialis descrive un potenziale enorme a livello di siti naturalistici e turistici ultimamente rafforzata da un interesse ed un invasione culturale determinati dalla presenza fioerente e spontanea delle nuove leve, anche per questo dice «Siamo sempre aperti a nuovi canali di collaborazione perchè dopo 26 anni di Festival vogliamo sentire gli abitanti di Dorgali e Cala Gonone parte integrante di questo progetto!».
Un auspicio che non sembra lontano dalla realtà, in questi giorni infatti tra Dorgali e Cala Gonone si respirava davvero un’aria diversa, briosa e frizzante, la musica risuonava ovunque.
Concludo con la speranza che le sorprese e le novità, come i concerti in grotta, non siano una rarità, perché pensandoci non sarebbe male trovare una “Street band” che suona la colonna sonora dopo una giornata di sole nel lungomare Palmasera!

Chiara Bacchitta

Condividi su:

Seguici su Facebook