Dorgali sempre alla ribalta. Giustamente. Perché qui le cose si sanno fare, sempre bene e alla grande. Mancava ancora la manifestazione per i coltelli sardi che a Dorgali conta diversi artigiani. Ci ha pensato a farla l'Associazione per le Tradizioni Popolari “Tiscali Dorgali”. È nata così la Prima Rassegna Regionale del Coltello Sardo dal titolo “Sa Resorza”. Vero artefice di tutto è stato l'affabile maestro Tonino Spanu, già insegnante elementare, ma sempre attivo come artigiano del ferro battuto, che porta avanti l'officina che è stata del padre Sebastiano, un’istituzione a Dorgali nell'arte della fucina.
La passione della lavorazione del ferro, di cui i coltelli fanno parte, è insita nel Dna della famiglia Spanu, dagli antenati Sebastiano e Antonio, a Tonino e suo fratello Luciano, a Gianfranco, figlio di Tonino e al nipote Claudio D'Avenio. Purtroppo Gianfranco lo scorso anno è stato vittima di un incidente insieme col suo amato cavallo, per questo la rassegna ha preso il nome di Memorial Gianfranco Spanu. La famiglia Spanu ha donato gli organi per cui è come se la vita di Gianfranco continuasse in altre vite e il Memorial di Dorgali vuol essere anche un testimonial per diffondere la cultura della donazione.
Gli artisti del coltello sono arrivati da tutta la Sardegna ed è stato un successo di partecipazione. Per la maggior parte fare il coltellinaio è un hobby per passione e diletto. La mostra si è svolta nei locali dell'oratorio parrocchiale. Alla rassegna hanno partecipato oltre 30 espositori arrivati da diverse zone della Sardegna, oltre che alla nutrita rappresentanza locale.
Graziano Tendas di Dorgali esponeva all'ingresso le zucche ornamentali, frutto della sua fantasia e di senso pratico e ne fa artistici utensili per la casa come abat-jour e bottiglie. Nel cortile si poteva ammirare l'arte della forgiatura con Tonino Spanu alla realizzazione di ferri per buoi, mentre i fratelli Pier Paolo e Ignazio Piredda realizzavano con maestria e precisione il melodico scacciapensieri.
Tonino Spanu, insegnante, Pier Paolo e Ignazio Piredda, docenti di progettazione e di laboratorio dell'arte dei metalli e dell'oreficeria, usano la forgia e il martello per piegare il ferro con forza e decisione, i loro genitori li hanno educati, oltre che allo studio, anche al lavoro manuale, e ora con orgoglio ne tramandano la memoria.
D'ora in avanti Dorgali, oltre ad essere la cittadina della ceramica, della filigrana e del buon vino, lo sarà anche del coltello, perché sa resorza durgalesa è a pari di quella di Arbus e Pattada.