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Inceneritore di Tossilo. Montagne di Ecoballe: l'Opinione delle Formiche

di Associazione Temporanea di Idee 14 dicembre

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Gli articoli della carta stampata che in queste ultime settimane raccontano le vicende che hanno portato alla chiusura dell'inceneritore di Tossilo, inducono ad alcune considerazioni e fanno sorgere una serie di domande alle quali, auspichiamo, venga data risposta, trattandosi di questioni di interesse generale. Prendiamo spunto da un recente articolo della Nuova Sardegna, dove insieme ad alcune notizie nuove, si fa un riassunto delle puntate precedenti.

Le riportiamo tra virgolette con domande e necessari approfondimenti.

L'inceneritore è spento perché la Tossilo Spa è praticamente FALLITA, e non perché inizia la costruzione del nuovo forno come é stato raccontato. Questa è solo una delle tante bugie.

Forse è arrivato il momento di interrogarsi su come sia potuto succedere che un Consorzio SCIOLTO e in liquidazione abbia gestito la Tossilo Spa portandola fino alla scelta tra lo spegnimento dell'inceneritore oppure la consegna dei libri in tribunale con conseguente dichiarazione di fallimento.

Tutto questo con dirigenti, quelli di nomina regionale, scelti dalla politica che in questo momento governa Macomer e che sono corresponsabili del disastro.

 

Vediamo le ultime notizie riportate dai quotidiani:

Linee ferme fino al 2019 e anche oltre”....

questa notizia viene riportata senza alcun commento, invece si tratta di una questione che andrebbe spiegata dato che di questa “necessità” non si trova riscontro nel progetto presentato e approvato dall'ufficio Savi della Regione. Il progetto, dopo un lunghissimo iter, fatti di svariati ricorsi dei tanti contrari e richieste di approfondimenti e precisazioni degli uffici, viene approvato.

Prevede la costruzione di un nuovo forno e la tenuta in marcia del vecchio impianto con fermata tecnica di qualche settimana alla fine dei lavori, quindi tra qualche anno, solo dopo sarebbe dovuto iniziare lo smantellamento del vecchio impianto.

Non siamo d'accordo, però la potestà amministrativa è della Regione, decisione presa, chi è contrario, Comitato Non Bruciamoci il Futuro e alcuni comuni, si rivolgono al Tar per contestare la legittimità degli atti amministrativi.

Invece nel silenzio complice della politica e della carta stampata locale si procede in modo diverso. 

Si può sapere cosa diavolo ha approvato la Regione e perché TUTTI tacciono?

 

In coniglio comunale ( nessun errore ), va in scena un demenziale teatro dell'assurdo: si parla della discarica e l'Amm. della Tossilo Giovanni Demontis viene sottoposto ad una serie di domande tra le quali brilla quella dell'Ass. e Consigliere regionale Gianfranco Congiu (http://www.ilmarghine.net/notizie/attualita/2167/incenerimento-quanti-rifiuti-finiscono-in-discarica-il-70-del-totale-o-il-3--il-video-arga-quantistica) che chiede conto di un articolo di stampa, di Piera Serusi per l'Unione Sarda, il quale riporta un virgolettato in cui Giovanni Demontis dice agli operai, durante una riunione a porte chiuse, che l'impianto è andato avanti in questi anni perché portava in discarica il 70% dei rifiuti: l'ass. Congiu chiede conferma e Demontis, dopo avere balbettato un poco, dichiara che in discarica è stato portato il 3% dei rifiuti conferiti.

Tutti soddisfatti? 

No, perché manca la domanda successiva, QUANDO PARTE LA QUERELA ALL'UNIONE SARDA PER DIFFUSIONE DI NOTIZIA FALSA?

Il corrispondente locale dell'Unione Sarda incassa in silenzio la smentita balbettata, non un cenno nell'articolo successivo.

Quindi l'inviata del SUO giornale per il corrispondente locale ha scritto una falsità?

Un'inchiesta durata mesi, con svariate prime pagine e grande spazio come notizia di primo piano a livello regionale, editoriale del direttore che difende l'inchiesta, nessuna replica per mesi, poi arriva una smentita balbettata e il corrispondente locale non difende il lavoro del giornale per cui lavora?

Cosa dobbiamo pensare noi lettori, divergenza di opinioni, distrazione, pressapochismo?

Una risposta è gradita, il giornale si compra in edicola, non arriva nella cassetta postale come un volantino pubblicitario. Per asciugare i vetri si trova anche il giorno dopo!

Insomma, esiste ancore una deontologia oppure la notizia falsa vale come quella vera?

 

Oppure è troppo chiedere che qualche consigliere comunale faccia chiarezza? 

Parliamo di qualche decina di migliaia di tonnellate di rifiuti che FORSE sono state fatturate con importi molto differenti ai comuni che, su ordine della Regione, portano la monnezza a Tossilo e che, giustamente si lamentano moltissimo per quella che, se fosse confermata, avrebbe tutta l'aria di una truffa.

Invece il coniglio comunale va avanti beatamente e nessuno torna sul punto nemmeno quando si parla della perdita di bilancio della Tossilo, in quel contesto viene certificato che I FORNI SI SPENGONO PER IL BUCO di € 800.000,00 e per evitare di portare i libri in tribunale, ma negli articoli successivi si torna a parlare di fermata tecnica per il revamping, che ricordiamo NON ESISTE.

 

“ Diciotto esuberi”.

Infine veniamo alla questione del personale in esubero, dalla Nuova Sardegna del 18 di febbraio è uscito il 18 sulla ruota di Macomer, si parla inoltre di 

rientro dalla Regione a mani vuote “dell'Ing. Demontis, “il sindaco Antonio Succu chiede al Presidente Pigliaru garanzie su impianto e lavoratori”, i sindacati chiedono garanzie, si fanno ipotesi di “assegni di solidarietà e cassa integrazione” e, con un documento appena sfornato, rifiutano la proposta aziendale su nuovo assetto degli impianti con conseguente notevole riduzione delle ore di lavoro e delle mansioni, e chiedono la riaccensione dei forni.

 

Da formiche ci permettiamo di dare qualche consiglio sulle domande che restano senza risposta:

la “Regione non può farsene carico”? 

Si tratta della stessa Regione proprietaria del Consorzio sciolto e in liquidazione e di conseguenza della Tossilo Spa? 

Forse “non può farsene carico” perché non si possono finanziare i Consorzi sciolti che essendo sciolti non esistono? Oppure perché a brevissimo il Consorzio sciolto confluirà, come da disposizione di una legge regionale del 2008, nel Consorzio provinciale di Nuoro?

A quel punto la Tossilo Spa sarà sciolta anche lei. Cosa succederà? Il nuovo ente si farà carico del suo debito oppure la farà fallire?

I dipendenti della Tossilo saranno considerati dipendenti regionali e di conseguenza tutelati nella nuova azienda consortile?

Noi ce lo auguriamo di cuore per i lavoratori ma le norme non depongono a favore di questa ipotesi.

 

Si tratta di ipotesi e domande basate su ragionamenti da formiche, naturalmente.

Le nostre risposte, che tengono conto di normative comunitarie, leggi nazionali e regionali, non valgono di certo nel GranDucato del Marghine.

Quindi tutti quelli che in questo momento sono rassicurati dalla promesse e pacche sulle spalle dei potenti politici locali stiano tranquilli, sono c..zz.te da formiche.

 

D'altronde, con amici così..........chi ha bisogno di nemici?

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