"Caro Sindaco, ti invito a far pervenire, entro il 20 settembre, ogni utile indicazione, riferita al tuo territorio, riguardante la delimitazione dell'area franca doganale e la possibile estensione alle aree industriali collegate o collegabili con le aree portuali sopra richiamate. Scrivimi a zonafranca@regione.sardegna.it. Il tuo sostegno, la tua collaborazione, sono la spinta per rendere più partecipata e incisiva questa sfida di autonomia e libertà".

È arrivato l'atteso comunicato rivolto ai sindaci della Sardegna,  una lettera aperta pubblicata su una pagina acquistata nei due quotidiani sardi. Così il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ripropone la zona franca ricordando che "il prossimo 30 settembre ci attende un appuntamento importante. La Giunta Regionale dovrà deliberare la proposta al Governo sulla delimitazione delle cinque zone franche regionali (essendo Cagliari già formalmente delimitata) e i conseguenti indirizzi per la loro operatività. Serve la tua Voce.  È necessario allora che anche il tuo territorio contribuisca alla definizione della proposta".

Secondo il governatore  la  zona franca "consentirà l'ottenimento di una combinazione di vantaggi di natura doganale, fiscale e di consumo a favore delle imprese e dei cittadini sardi. È una battaglia di libertà, affinché la Sardegna possa decidere in autonomia la propria politica fiscale".

Non si capiscono allora tutti i passaggi contraddittori compiuti in Regione, da oltre sessanta anni fino ad oggi, per arrivare a questa fase limitata da tempi stretti e restrittivi. Basteranno due pagine di quotidiano per giungere ad un avvio, più che ad una conclusione, di questa storia infinita che è la zona franca in Sardegna?