Partecipa a DorgaliGonone.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Abbanoa, questo è il problema!

Documentazione in Comune entro il 12 dicembre. Altolà del Sindaco sul deposito cauzionale

Condividi su:

Il Sindaco di Dorgali Angelo Carta scrive un resoconto della riunione che si è svolta lunedì 17 novembre in sala consiliare con i tecnici dell’azienda Abbanoa Spa:

«1) il Comune e Abbanoa sottoscrivono un accordo municipale per consentire ai cittadini di ottenere soluzioni relative ai problemi finora rilevati con abbanoa.
2) Chiunque abbia ricevuto una fattura superiore a € 1.000,00 può chiedere la verifica di tale fattura.
3) Si può chiedere che venga detratta la parte prescritta (richieste di canoni riferibili a cinque anni fa) a condizione che la prescrizione sia effettiva.
4) Chi ha subito perdite anche occulte può chiedere la revisione della fattura.
5) Chi deve pagare può ottenere una dilazione.
6) Chi ritiene dì avere letture sbagliate può chiedere la verifica.

Cosa devono fare i cittadini che hanno problemi?
a) Recarsi in Comune presso la Segreteria e prendere il modulo predisposto per chiedere la revisione della fattura.
b) Nel modulo si deve indicare la causa della richiesta.
c) Si devono allegare i documenti che sono ivi richiesti.
»

Il primo cittadino si dichiara soddisfatto dell’incontro «i problemi con Abbanoa dovrebbero finalmente trovare una soluzione». Conclude con una raccomandazione riguardo la scrupolosa compilazione dei documenti ed i tempi di consegna, «il modulo compilato sottoscritto e con gli allegati deve essere presentato in comune entro il 12 dicembre 2014» in quanto «il Comune deve inviare, il giorno dopo, tutto ad Abbanoa».

Alla domanda sul tanto discusso deposito cauzionale che non riguarda solo le nuove stipulazioni ma anche i contratti in essere, il Sindaco di Dorgali risponde «Sulla cauzione direi che è saggio non pagare finchè non verranno chiariti i contorni esatti di questa richiesta». Infatti la società che gestisce il servizio idrico afferma che il provvedimento, esteso anche alla penisola, è stato disciplinato dall’Aeegsi (Autorità per l’Energia elettrica, il Gas e il Sistema idrico) mentre invece, secondo Francesco Mattana rappresentante di Altroconsumo  Regione Sardegna che in questi giorni ha sollevato dubbi precisi sulla questione, «cosi non sembrerebbe avendo la stessa autorità disciplinato e ritenuto facoltativa l’adozione da parte dei gestori di tale richiesta del deposito cauzionale» (leggi il comunicato).

Certo è che l’ente idrico opera in regime di monopolio assoluto e, ormai da tempo, è protagonista di numerosi disservizi a discapito degli utenti, perciò all’occhio - o alla tasca - di quest’ultimi sembrerebbe indiscutibilmente legittimo ottenere un risarcimento farcito di scuse per i disagi subiti piuttosto che l'obbligo di versare un’ulteriore cauzione, dato che tutti i cittadini hanno già pagato la quota cauzionale all’atto dell’allaccio del proprio contatore.

Condividi su:

Seguici su Facebook