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Ve lo do io “l’amaro calice”!

Tutti contro Abbanoa

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Il Sindaco di Dorgali, Angelo Carta, scrive all’Amministratore Unico Abbanoa spa, al Direttore Generale ed al Direttore del Distretto di Nuoro con oggetto: “Qualità dell’acqua nei rubinetti di Dorgali e Calagonone.”
Ecco il testo della lettera:

Adesso, davvero
BASTA
Dopo aver rappresentato più volte l’indicibile stupore legato alla qualità dell’acqua che sgorga dai rubinetti di Dorgali e Calagonone.
Dopo aver sottolineato che è incredibile vedere questo liquido giallastro a volte verde mai limpido apparentemente imbevibile ma considerato potabile per chissà quale alchimia.
Dopo aver comunicato lo stupore che nasce dalla consapevolezza che altri comuni bevono l’acqua di Olai senza neanche un millilitro proveniente da Su Gologone, e vedono sgorgare acqua pulita e limpida dai loro rubinetti.
DOPO AVER CHIESTO: MA PERCHE’ A DORGALI L’ACQUA E’ GIALLA? COSA AVVIENE NEL PERCORSO CHE DA OLAI CONDUCE A DORGALI? COME MAI NEMMENO L’INNESTO DI ACQUA DA SU GOLOGONE RIESCE A SBIANCARE QUESTA PORCHERIA’?
Dopo aver inutilmente atteso una risposta o che l’acqua nei rubinetti fosse veramente potabile e non gialla verde e sporca schifosa a tal punto da non riuscire a utilizzarla nemmeno per gli usi non alimentari.
Dopo aver dato mandato agli uffici affinchè tutelassero in ogni modo la salute dei miei concittadini e il loro diritto ad avere acqua pulita potabile e limpida dai rubinetti.
Dopo aver atteso “fiducioso” che le SSLL attivassero azioni tempestive e quanto mai veloci.
Dopo aver registrato ormai da oltre un anno questo sfacelo totale, questo atteggiamento al limite dell’oltraggio ad una comunità che in tutti i modi ha sempre dimostrato il proprio alto livello di cvilità subendo questo offensivo atteggiamento in paziente attesa di una svolta che non c’è stata.
DOPO TUTTO QUESTO ADESSO VI DICO CHE VERAMENTE
BASTA
Poiché anche la pazienza dei più convinti cultori della tolleranza è destinata a finire concludo e chiedo che
ENTRO DIECI GIORNI DAL RICEVIMENTO DELLA PRESENTE VOGLIATE DARE UN RISCONTRO CON LA SOLUZIONE CHE VI INDICO DI SEGUITO:
– RIPRISTINARE IMMEDIATAMENTE L’APPROVVIGIONAMENTO IDRICO DI DORGALI E CALAGONONE DALLA SORGENTE DI SU GOLOGONE SENZA ALCUNA DELLE SOLITE SCUSE LEGATE AL COSTO DELL’ENERGIA PER IL QUALE VI INVITO AD ADDEBITARE NELLE BOLLETTE DEI DORGALESI IL MAGGIOR COSTO SOSTENUTO PER IL SOLLEVAMENTO DELL’ACQUA DA SU GOLOGONE A DORGALI E CALAGONONE.
IN DIFETTO
AVVISO
CHE INTENDO PORRE IN ESSERE OGNI AZIONE SICURAMENTE NON VIOLENTA SICURAMENTE NELLA LEGALITA’ MA SICURAMENTE DA NON SOTTOVALUTARE PER OTTENERE UNA SEMPLICISSIMA COSA:
ACQUA PULITA

Il Sindaco

Angelo Carta

 

02 ottobre 2013. Dorgali, un paese in provincia di Nuoro appartenente al territorio della Regione Sardegna in Italia, una nazione dell’Occidente industrializzato sempre più tendente ad un paese del terzo mondo date le statistiche sociali dell’ultimo anno fornite dall’ISTAT.

In particolare. Gli abitanti di Dorgali e Cala Gonone da oltre un anno sopportano una situazione grave che non può continuare a passare inosservata!
La pazienza ha un limite ed è stato evidentemente oltrepassato con l’indifferenza della società in questione, con gli avvisi o le interpellanze piuttosto che le raccolte di firme contro Abbanoa o inutili referendum che rimbalzano da un ufficio all’altro creando un ciclo sterile e dannoso per la società.

In generale. Ciò che succede a livello locale non è altro che uno specchio di ciò che avviene a livello nazionale. Voglio sottolineare il distacco e la noncuranza delle alte istituzioni nei confronti dei cittadini che vivono un periodo di povertà, incertezza e tensioni fintanto che il governo non trova “un governo”.
Ci troviamo in un paese che vegeta in recessione e che aumenta l’iva al 22% favorendo una spesa media di 200 euro in più a famiglia ed un calo dei consumi.
Un governo che momentaneamente si preoccupa di non “far bere l’amaro calice” a Berlusconi e non sa che, ogni giorno, i cittadini di Dorgali si vedono passare tra le mani ben oltre “un amaro calice”.

Ciclo. L’Acqua maleodorante e gialla continua a scorrere nelle case senza alcun ritegno da parte di Abbanoa e delle istituzioni regionali. L’apatia che circonda il caso rende inefficaci le manifestazioni a livello comunale ed intanto noi siamo stanchi, per non dire sporchi date le palesi caratteristiche dell’acqua che arriva nelle nostre abitazioni. C’è bisogno di azioni concrete da parte di chi detiene il potere.
A proposito, chi ha questo “potere”?

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