Era il lontano settembre 2013 quando la Regione Sardegna ci chiese con un bando pubblico di dimostrare il nostro merito maturato nell'anno accademico 2011/2012. La promessa era di un riconoscimento del nostro impegno e dei nostri sacrifici, rinunciando spesso a stare con la famiglia e con gli amici, oltre le 40 classiche ore di un lavoro retribuito. I nostri studi hanno sempre avuto come obiettivo finale un contributo allo sviluppo della nostra regione e del nostro territorio attraverso idee innovative e la valorizzazione concreta di quelle gi‡ in opera: per fare questo, dopo che ci Ë stata presentata questa opportunit‡, abbiamo progettato anche i passi successivi delle nostre vite con questo in mente.

Era il lontano settembre 2013, ed oggi, a novembre 2015, ancora degli assegni di merito si Ë visto solo il merito e non il riconoscimento.

Se infatti per le graduatorie definitive abbiamo dovuto aspettare ben tre anni dopo aver dimostrato tramite gli esami il nostro merito, riferito all'A.A. 2011/2012, per il rimborso delle nostre spese ancora non abbiamo nessuna notizia ufficiale: a quanto pare Ë necessario solamente un adeguamento del plafond della Direzione Istruzione della Regione, ma dopo le nostre richieste via email da oltre due settimane la Giunta Regionale ancora nË ha deliberato in merito nË ci ha fornito delle tempistiche.

Tanti di noi intanto si sono trasferiti all'estero, oppure hanno iniziato la propria famiglia in Sardegna, con alle spalle i debiti sia economici che morali dovuti agli studi precedenti, e chiediamo che ci sia riconosciuta la dignit‡ di darci in tempi certi ciÚ su cui ci era stato detto che potevamo far conto.