Il 2013 trascina nell’anno nuovo le incomprensioni e le amarezze tra gli attivisti del Movimento Zona Franca e gli esperti, Dott.ssa Maria Rosaria Randaccio ed Avv. Francesco Scifo, ormai noti a tutti come i promotori della lotta alla conquista di - come più volte loro ricordano - un diritto per la Sardegna intera ossia il diritto di operare sull'isola in Regime di Zona Franca.
In seguito alla comunicazione ufficiale del Movimento Zona Franca, in data 30.12.2013 (vedi comunicato stampa), nella quale la Dott.ssa Maria Rosaria Randaccio dichiara di «voler partecipare alla campagna elettorale 2014 con una lista che si affiancherà all’unica coalizione che fino ad ora ha operato a favore di questa causa, il Centro Destra.», si accentua la delusione tra i soci dei numerosi comitati e movimenti pro zona franca che, proprio pochi giorni prima, avevano dichiarato la volontà di partecipare alle elezioni regionali con una lista propria (vedi comunicato).
La contrarietà verso la decisione politica di affiancare Ugo Cappellacci alle prossime elezioni spicca nelle parole dei dorgalesi Attilio Mulas, Gianpiero Spanu e Salvatore Ruiu che, successivamente all'approvazione della delibera di zona franca al consumo nel nostro comune, rilasciano un'intervista per L'Unione Sarda del 31.12.13. Cresce l’ira della Randaccio nei confronti dei "sovversivi dorgalesi" che attacca personalmente con una dura replica pubblicata nel sito ufficiale della zona franca (vedi la risposta formale).
Il Coordinamento Movimento Zona Franca non lascia indifesi i tre attivisti del Comitato di Dorgali e ribatte alla provocazione con un comunicato serio e pacato che prende le distanze dai sentimenti di “arroganza ed onnipotenza” espressi nelle parole della Dott.ssa Randaccio:
"Il Movimento Zona Franca è seriamente stupito dalle comunicazioni in libera uscita della dottoressa Randaccio che offendono attivisti della prima ora del comitato di Dorgali, che l’hanno supportata con il loro lavoro nel territorio per quasi due anni.
Il Movimento, come ha sempre dichiarato, riconosce lo straordinario lavoro della dottoressa Randaccio e dell’avvocato Scifo nel aver riportato il tema della Zona Franca, un vecchio cavallo di battaglia sardista, nuovamente e giustamente alla ribalta politica.
Il tutto con l’aiuto di centinaia di attivisti che, fondando comitati di liberi cittadini e sacrificando il loro tempo libero, hanno sensibilizzato il popolo sardo su questo importante tema di politica economica che farà rinascere l’apparato produttivo della nostra regione, sempre che non vada in mano a faccendieri continentali e multinazionali dell’inquinamento.
Anche le più spiccate capacità tecnico-professionali della dottoressa in tema di zona franca non possono però ne sfociare in comportamenti supponenti e arroganti ne da queste si possono derivare sentimenti di onnipotenza come quella dimostrata dalla dottoressa Randaccio, dall’avvocato Scifo e da Antioco Patta volendo dettare senza legittimazione assembleare una linea politica ai movimenti in antitesi con i principi di trasversalità e apartiticità fino a quel momento predicati.
Il Movimento Zona Franca chiede quindi cortesemente alla Dottoressa Randaccio di tralasciare i personalismi e la invita a concentrarsi sulla sua campagna elettorale a venire al fianco di un candidato che ha certamente bisogno di consigli giuridici.
Auguriamo a tutti gli attivisti e a tutto il popolo sardo un felice anno nuovo nella zona franca del Lavoro."
Coordinamento Movimento Zona Franca