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Persistono i disagi per la situazione delle strade dopo il 18 novembre!

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Sono passati circa tre mesi da quel lunedì 18 novembre. L'alluvione ha recato danno alle persone e alle cose soprattutto in Gallura e nel Medio Campidano. Nel Nuorese i segni della catastrofe sono ancora visibili nella interruzione della strada Bitti-Sologo e nella Dorgali-Oliena.
I sindaci dei Comuni interessati hanno fatto incontri in Provincia, in Prefettura, sit-in di protesta al bivio di Lula sulla statale 131 per Olbia. L'ente responsabile della ricostruzione delle strade è l'Anas. È lei che deve trovare i finanziamenti, fare i progetti, dare gli appalti, realizzare l'opera.

La caduta del ponte di Oloè dove è precipitato l'agente di Polizia Luca Tanzi comporta grandi e gravi disagi alla popolazione di Dorgali e a quella di Oliena. Chi per motivi di lavoro da Dorgali deve andare a Nuoro è costretto ad allungare di decine di chilometri il percorso in quanto è costretto ad allacciarsi alla superstrada al bivio di Lula per raggiungere il capoluogo di provincia. Lo stesso avviene per gli abitanti di Bitti, Lula e Onanì. Le ambulanze del 118 allungano i tempi di percorrenza, tempi che sono preziosi considerando quanto è importante la tempestività per salvare una vita umana.

I dializzati di Dorgali per adesso vanno con un pulmino a Nuoro per fare la dialisi in quanto il locale Centro dialisi deve essere ristrutturato. Consideriamo quanta fatica devono fare per ritornare a casa dopo la dialisi, deboli e spossati dopo la seduta e quanto sarebbe meglio ritornare a casa al più presto per riposarsi. Nella zona di Oloè vi sono i pascoli, le vigne e gli orti degli abitanti di Oliena. Per adesso si servono di una strada alternativa poco agevole, piena di buche e di fango, stretta e malandata. Si spera che i tecnici dell'Anas si affrettino ad iniziare i lavori perché la gente si sta esasperando.

Ancora non c'è nulla di preciso sui tempi necessari al ripristino della viabilità. Lo Stato fino adesso è stato muto e latitante. Quando c'è da pagare le tasse, le bollette arrivano puntuali e sempre in tempo. Invece, quando è necessario venire incontro alle esigenze impellenti della popolazione si perde tempo nei meandri della burocrazia. Per fare bene e in tempi ragionevoli è necessario che i responsabili della cosa pubblica e in particolare quelli dell'Anas superino gli ostacoli e i cavilli della burocrazia venendo incontro alle persone costrette ai disagi dovuti alla interruzione di queste strade. Pensino a quei dializzati che non vedono l'ora di ritornare a casa, ai mezzi di soccorso per i quali il tempo è vita, pensino ai pastori che devono alzarsi ancora più presto per raggiungere il loro gregge al mattino. L'Anas si immedesimi  nelle centinaia di cittadini che devono circumnavigare monti e colline, valli e tornanti, mentre con un po' di buona volontà si potrebbero iniziare subito i lavori.

La scusa è sempre la solita, si mettono in ballo i cosiddetti tempi tecnici per realizzare un'opera pubblica. Ma è un pretesto. Basterebbe metterci un po' di buona volontà, lavorare con più coscienza e umanità. In tal modo i problemi si risolverebbero più in fretta. E i ponti veramente questa volta sarebbero fatti bene, secondo le giuste nome, a regola d'arte.
 

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