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Il Consiglio Comunale dice no al progetto “Monte Sospile”

A tutela dell’ambiente, degli eco-sistemi naturali e del patrimonio culturale

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Nella tarda mattinata di oggi, 16 maggio, si è riunito presso la Sala Consiliare di Dorgali il Consiglio Comunale. Oggetto di discussione, il progetto “Monte Sospile”, ossia la richiesta della S.C.S. s.r.l. di Nuoro che “ha trasmesso la domanda di Permesso di Ricerca di risorse geotermiche a scopi energetici” lungo un’estensione complessiva pari a 202 kmq che comprendeva oltre a Dorgali i Comuni di Galtellì, Loculi, Onifai, Irgoli, Orosei e Oliena, per una durata di 2 anni.

Dopo un’attenta analisi e gli interventi di tutti i capi gruppo presenti, il Consiglio Comunale esprime all’unanime parere sfavorevole al permesso di ricerca per acque termali e risorse geotermiche denominato “Monte Sospile” da eseguire nel territorio comunale.

Il progetto di ricerca mirava “a reperire le informazioni necessarie a comprendere i processi che si instaurano in profondità della Sorgente termale di San Giovanni, al fine di verificare la potenzialità dell’area in termini di risorse geotermiche sfruttabili ai fini energetici, agricoli e civili”. Inoltre in caso di esito positivo l’intervento doveva proseguire per scopi privati legati alla produzione di energia elettrica e/o termica.

Il consigliere di minoranza, Gian Michele Nonne, sottolinea che «il tecnico proponente, vista l’importanza del progetto, non ha cercato il ben che minimo dialogo con l’amministrazione. Ha protocollato il progetto come se dovesse fare una tettoia in un appartamento ma l’impatto è nettamente diverso! Un operazione che se fosse andata in porto avrebbe compromesso l’area, senza alcuna ricaduta sul territorio!» - e conclude «Un progetto di ricerca che è lontano anni luce dall’idea di sviluppo della nostra comunità, volta al turismo sostenibile e nello specifico alla valorizzazione delle fonti termali di "Su Anzu".».

Numerosi i punti contrari all’attività di ricerca, come riporta la delibera (link), “l’esecuzione dei lavori in progetto determinerebbe lo sconvolgimento totale non solo dell’area eventualmente interessata dall’impianto, ma anche del territorio circostante ... allo stato attuale non è dato conoscere la quantificazione dei fattori di rischio, né dei potenziali danni derivanti dalle attività connesse alla ricerca di risorse geotermiche in territorio di Dorgali ... inoltre la documentazione presentata risulta fortemente carente dal punto di vista di un’analisi costi-benefici per il Comune e per la popolazione interessata, nonché delle valutazioni dei rischi sui piani sanitario, ambientale, culturale, economico e paesaggistico.”.

Ciò è confermato anche da Nannina Spanu, Assessore Lavori Pubblici Urbanistica e Usi Civici, «tutta la faccenda del progetto Monte Sospile era abbastanza ambigua, nei documenti c’era scritto lo stretto necessario che raccontava il progetto come fosse solo una ricerca a fini conoscitivi. Il problema è stato proprio quello che non hanno scritto: cioè che se uno trova qualcosa ha il diritto di sfruttarlo per “pubblica utilità” imponendo anche procedure espropriative verso i privati (e questo sarebbe la cosa meno grave) ed imponendo dall’alto sistemi di sfruttamento della risorsa che sicuramente male si coniugano con quelli che sono i progetto turistici del nostro territorio e l’idea di sviluppo che noi abbiamo (che non include certamente cose di questo tipo). Altre omissioni: non si parla di salute pubblica, di depauperamento o di inquinamento delle falde, di alterazioni del sistema idrologico e quindi delle fonti (carsiche e non), di sconvolgimenti del sistema ambientale, paesaggistico e storico-culturale (la chiesa di Su Anzu è un bene identitario). E ultimo ma non certo per importanza è la totale assenza di una valutazione di costi-benefici per il territorio.».

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