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In provincia di Nuoro 7.500 persone con diabete sono impegnate per far risparmiare lo Stato

Associazioni fra persone con diabete e Società Scientifiche fanno chiarezza: il diabete in sé non è un costo per la collettività. Lo diventa se le persone non ricevono dalla Regione i supporti necessari per combatterlo

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Proiettando i dati regionali Istat 2012, si può stimare che nella provincia di Nuoro 7.500 persone (il 4,7% della popolazione) sappiano di avere il diabete (altre 2.500 ancora non lo sanno).

Diabete Italia, espressione delle Associazioni fra persone con diabete e delle Società Scientifiche della Diabetologia, coordina la Giornata Mondiale del Diabete e preme affinché le Regioni si mettano a fianco degli sforzi fatti ogni giorno dalle persone con diabete, ottenendo così risparmi 'veri' e  non riduzioni solo contabili. «Le persone con diabete devono avere i mezzi per gestire al meglio il loro diabete: informazioni sulla loro condizione, assistenza specialistica, farmaci e presidi», spiega Marco Mastinu Coordinatore Regionale della Giornata Mondiale del Diabete 2014, «la maggioranza delle persone con diabete combatte ogni giorno per prevenire malattie e condizioni potenzialmente gravissime per le famiglie e costosissime per la comunità». Se il diabete è ignorato, sottovalutato o gestito male, se la persona non è correttamente istruita e motivata, avrà spesso la glicemia alta e questo sul lungo termine potrà portare a dei danni. L’iperglicemia, infatti, danneggia arterie e capillari, moltiplicando il rischio di ictus, ischemie e infarti e provocando col tempo seri danni ai reni, alla vista e ai piedi.

Se la persona con diabete è in grado di sedersi al posto di guida e di 'pilotare' la propria glicemia: misurarla, mangiare meno pane e pasta e dolci, più frutta e verdura e fare esercizio fisico, potrà prevenire queste complicanze e ridurrà anche il rischio legato ad altre condizioni che spesso si accompagnano al diabete. I sardi con diabete finora in grande maggioranza hanno fatto così, tanto è vero che – se i casi di diabete sono aumentati in  questi  anni – il numero di persone finite in ospedale a causa del diabete si è ridotto nella nostra regione del 62% fra il 2001 e il 2010.

Il diabete quindi costa sempre meno alla collettività grazie al lavoro delle persone con diabete, dei Team diabetologici, ai sistemi per misurare la glicemia e ai farmaci. «Approvato il Piano Nazionale Diabete, ci attendiamo ora che la Regione attivi, seguendone le linee ben definite, un piano di assistenza alla persona con diabete superando le attuali differenze. Oggi l’assistenza offerta e l'impiego di risorse aggiuntive sono inspiegabilmentediverse tra una Asl e l’altra o fra un’area e l’altra della Sardegna», osserva Marco Mastinu, diabetologo, «chiediamo anche presidi  specifici per il diabete di tipo 1 in età pediatrica, che ha un triste record di incidenza in Sardegna, e un intervento organico nelle scuole».

La Giornata Mondiale del Diabete cade il 14 novembre ma la gran parte degli eventi si tengono sabato 15 e domenica 16 novembre. In 500 città in tutte le province d’Italia, si terranno incontri di informazione, sarà possibile valutare gratuitamente il proprio rischio di sviluppare il diabete e parlare con persone e con medici che da tempo vivono e affrontano il problema.

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