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Camera di Commercio. Volontà unanime del Consiglio Camerale circa la salvaguardia dell'autonomia dell'Ente

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Solo pochi giorni fa è stato approvato dalla 1^ Commissione del Senato il nuovo articolo 8-bis del disegno di legge di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, contenente i principi di delega per la riforma del sistema camerale.

I diritti camerali, la principale fonte di ricavo delle Camere di Commercio, già ridotti del 35% nel 2015, dal 2017 saranno ridotti al 50%. La dimensione minima delle Camere di Commercio è stata fissata in 80 mila imprese. La Camera di Commercio di Nuoro conta circa 30 mila imprese. Questo rischia di comportare, in assenza di modifiche della legge delega, l’accorpamento di Nuoro con altre Camere di Commercio.

Lo scorso 1° aprile il Consiglio Camerale si è riunito in seduta straordinaria confermando quanto già deliberato il 27 febbraio 2015:

la volontà unanime circa la salvaguardia dell’autonomia dell’Ente, in un clima improntato all’unità e alla coesione di tutte le componenti rappresentate negli Organi collegiali per tutelare la C.C.I.A.A. di Nuoro.

Per raggiungere tale obiettivo il Consiglio Camerale ha condiviso alcune iniziative, in parte già avviate ed altre da avviare e che ritiene necessario condividere con tutti gli attori del territorio nella costruzione di uno spazio di dialogo per organizzare in modo costruttivo le azioni da intraprendere per la tutela dell’Ente. L’unità di intenti tra le varie componenti del Consiglio Camerale, a difesa del futuro della Camera di Commercio di Nuoro, si esplicita nei seguenti punti intorno ai quali si realizzerà l’impegno del Consiglio stesso:

1)     Sollecitare la Regione Sardegna, nelle persone del Presidente Pigliaru e dell’Assessore Erriu, a intervenire a difesa dell’autonomia delle Camere di commercio sarde in particolare di quella nuorese, anche attraverso il coinvolgimento della Conferenza Stato-Regioni. I presidenti delle Camere di Commercio sarde hanno inviato una lettera all’assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu per chiedere che anche il sistema Camerale Sardo sia coinvolto nel processo di riforma degli Enti Locali.

 

2)     Coinvolgere tutti i sindaci del territorio proponendo il testo di una delibera dei Consigli Comunali a sostegno del mantenimento della Camera di Commercio di Nuoro; 

 

3)     Organizzare a Nuoro un incontro pubblico - previsto per il 10 aprile - con il senatore Pagliari, relatore del disegno di legge delega che prevede il riordino degli enti camerali.

 

4)     Coinvolgere la Provincia, i Consiglieri Regionali ed i Parlamentari del territorio;

 

5)     Garantire la massima condivisione e la massima trasparenza prevedendo per esempio che una delegazione di componenti della Giunta e del Consiglio camerale possano partecipare a tutti gli incontri riguardanti il processo di riforma dell’ente camerale nuorese.

 

6)     Organizzare eventi pubblici allargati alla partecipazione di tutti i soggetti istituzionali, politici, economici e sociali, precedentemente citati, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della riforma e sulle conseguenze che tali riforme possono avere sul nostro territorio.

L’importanza delle attività svolte dall’Ente sul territorio sono facilmente riscontrabili: contributi erogati, corsi di formazione, attività promozionali. Con riferimento agli anni 2013 e 2014 (anni di attività del Consiglio camerale in carica) si ricordano alcune iniziative della Camera di Commercio di Nuoro e della sua Azienda Speciale ASPEN a titolo esemplificativo:

·       Contributi erogati alle imprese e alle start-up: si contano 12 diversi bandi per iniziative promozionali, per le imprese danneggiate dall’alluvione, per nuove imprese, audit energetico, check-up tecnologici, e-commerce, start up innovative, digital divide per un totale di 1.750.000 Euro erogati.

 

·       Seminari, formazione, convegni: 29 diverse opportunità (corsi per sommelier e olivicoltori, seminari MUD e sistri, digitalizzazione delle imprese, corsi su turismo, commercio, agricoltura, informatica, ma anche strategie di sviluppo, reti d’impresa, edilizia, artigianato) .

 

·       Promozione e internazionalizzazione: 14 iniziative (workshop all’estero per far incontrare buyer selezionati alle nostre imprese, valorizzazione produzioni tipiche, road show, incontri b2b, missioni economiche, partecipazione a fiere nazionali di rilievo come Il salone del Gusto, l’Artigiano in fiera, Olio Capitale e Ercole Olivario. E ancora, Concorso enologico nazionale BINU (terza edizione nel 2014), organizzazione di uno spazio espositivo permanente all’Aeroporto di Olbia Costa Smeralda, adesione al progetto con Google “Made in Italy eccellenze in digitale” con la creazione di una sezione dedicata al velluto di Nuoro;

 

·       Attività di promozione sul territorio.

-        Realizzazione del progetto Cuore della Sardegna, il portale che mette in rete i paesi aderenti ai circuiti di promozione territoriale e le nostre imprese.

-        Dal 1996 Autunno in Barbagia, che conta ormai 28 paesi aderenti al circuito, che nel 2014 ha raggiunto le 400.000 presenze, 1.700 espositori rilevati dai comuni e dalle proloco e la ricaduta economica sul territorio della Barbagia è stimata in circa 7,2 milioni di Euro di per l’acquisto di beni e servizi.

-        Dal 2006 Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia, che nel 2015 è arrivata ad avere 16 paesi.

 

·       Cultura:

-        Istituzione del Distretto Culturale del Nuorese, ovvero quel processo di crescita sostenibile legato alla cultura locale che si fonda su un’economia plurisettoriale, ad elevata specializzazione e che ha come obiettivo la valorizzazione delle risorse locali (culturali, materiali ed immateriali).

-        Mostra L’Isola delle Torri: al museo Pigorini di Roma le quattro Camere di Commercio della Sardegna hanno allestito una galleria di immagini e filmati tesi a far compiere al visitatore un viaggio virtuale nei paesaggi archeologici della Sardegna.

-        Arkeosardinia; realizzato dalle quattro Camere di Commercio sarde ha l’obiettivo di migliorare l’offerta turistica coniugandola all'imponente patrimonio storico archeologico della Sardegna tramite la realizzazione di un portale web a cui è collegata una rete di 47 siti archeologici gestiti e accessibili in tutta la Sardegna.

-        Collaborazione con il TRIBU- Museo Ciusa in occasione della Mostra GIUSEPPE BIASI- collezione della Regione Sardegna con l’iniziativa “Adotta la mostra Giuseppe Baisi” che coniugava sensibilità e interesse per la cultura locale con il mondo delle imprese.

-        "Il barone delle industrie nuoresi": organizzazione di due momenti dedicati alla presentazione del volume dedicato al capostipite di una dinastia familiare che ha trasformato un borgo rurale in una città-fabbrica.

 

·       Make in Nuoro: creazione di un fablab dedicato alle imprese nella Sardegna centrale con una spesa prevista di circa 500.000 euro per l’acquisto di macchinari all’avanguardia.

 

·       Progetto GRENECO (GREen ENergy for green COmpanies), finanziato dal programma ENPI CBC Med dell’Unione Europea per la cooperazione transfrontaliera nel bacino del Mediterraneo (Egitto, Libano, Italia) per migliorare l’efficienza energetica, diffondendo l’uso di energie rinnovabili come fonte di alimentazione principale in ambito rurale.

 

·       Programma RES (Rigenerazione economica sostenibile): protocollo di intesa con il Comune di Nuoro per l'attivazione di interventi necessari e urgenti finalizzati al rilancio del comparto Edile Nuorese.

 

·       Sportelli camerali per l’imprenditorialità giovanile: su appuntamento è possibile usufruire di attività di orientamento, formazione, assistenza, accompagnamento e supporto per i bisogni delle start up e post-start up.

 

·       Autorità pubblica di controllo vini D.O. e I.G. del vino Cannonau per tutta la Sardegna, oltre ad altre denominazioni minori, designata dal Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali insieme alla Camere di Commercio di Oristano, che, in quanto Enti pubblici, riescono a garantire terzietà, trasparenza e indipendenza nello svolgere l’attività. Per questo si riescono a proporre tariffe decisamente competitive sul mercato rispetto a un organismo privato. Dal 2012 sono state controllate 17 denominazioni divise in 8 D.O. (denominazione d’origine) e 9 I.G. (indicazioni geografiche) per un totale di circa 150 aziende in tutta la Sardegna.

Questi grandi traguardi rappresentano uno stimolo per i programmi futuri, aventi tutti l’obiettivo comune di valorizzare e dare impulso al territorio e alle imprese locali che mai come in questi tempi versano in condizioni critiche: è indispensabile la giusta valorizzazione di questi, che rappresentano le ricchezze in grado di aiutare il Paese a uscire dalla crisi. Tali risorse vanno però sostenute, rafforzando il ruolo di presidio delle Camere di commercio a sostegno delle PMI.

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