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Coldiretti: le negligenze burocratiche regionali sui libretti Uma costano milioni di euro agli imprenditori agricoli

I ritardi nell’aggiornamento dei sistemi informatici hanno bloccato le assegnazioni del gasolio agricolo

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Sono stimati in milioni di euro i costi aggiuntivi per gli imprenditori agricoli sardi dovuti alle mancate assegnazioni del gasolio agricolo.

Il sistema informatico che consente di rilasciare i libretti Uma non funziona, dunque si sono bloccate le assegnazioni di gasolio agricolo, obbligando chi lavora la terra ad andare a rifornire i propri trattori nei distributori, con un aumento dei costi di circa il 77 per cento.

“Il mondo delle campagne è giustamente in subbuglio – riferisce il presidente della Coldiretti Sardegna Battista Cualbu –. Non bastavano gli errori dell’anno scorso, quando la Regione si è dimenticata di applicare le riduzioni del 15 per cento nelle assegnazioni imposte dalla legge di Stabilità, rischiando di far pagare la differenza ai beneficiari (alla fine si è deciso di decurtarle quest’anno), adesso siamo al colmo, perché hanno in sostanza bloccato le assegnazioni, mettendo in crisi un intero settore, che come sappiamo tutti non naviga in buone acque”.  

Perché ovviamente le macchine agricole non si possono fermare, soprattutto in questo periodo, che chi lavora in campagna sa di essere uno dei più impegnativi. Per questo, obtorto collo stanno pagando il gasolio 0,64 centesimi in più: 1,47 euro anziché 0,83, “soldi che non vedranno indietro” precisa Battista Cualbu.

“Per capire meglio l’entità del danno – precisa il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba - in Sardegna si rilasciano ogni anno 18.900 libretti Uma per una assegnazione totale di circa 112milioni di litri di gasolio agricolo. Pagarlo a 0,64 centesimi in più, significa un aggravio dei costi di circa 71.680.000 euro”.

“Non c’è tempo da perdere – avverte Cualbu – occorre risolvere immediatamente questo ulteriore disguido e assegnare quando dovuto agli agricoltori e allevatori, che non possono sempre pagare di tasca le negligenze altrui”.  

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