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Agroalimentare, Copagri incontra il governatore Pigliaru: servono risposte, dalle promesse si passi finalmente ai fatti

L’associazione ha stilato un elenco di punti da sottoporre con urgenza all’intera Giunta

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Più attenzione per il comparto agricolo e non solo dall’assessore dell’Agricoltura. Copagri Sardegna ha chiesto e ottenuto di incontrare il presidente della Regione Francesco Pigliaru il prossimo 6 luglio e molti sono i temi che l’associazione metterà sul piatto.

 

Copagri Sardegna ritiene che siano necessarie, sin d’ora, alcune puntualizzazioni. «La politica agroalimentare non è all’attenzione della Giunta; notevole è lo scarto tra le dichiarazioni verbali che ogni tanto appaiono sulla stampa e le decisioni concrete», dichiara Ignazio Cirronis, presidente regionale di Copagri. «Non basta l’impegno dell’assessore dell’Agricoltura: ci vuole quello dell’intera Giunta con chiara e concreta assunzione collegiale delle responsabilità». Per esempio, il bilancio è nella competenza dell’assessore della Programmazione; l’industria agroalimentare fa capo all’Industria, come le politiche di internazionalizzazione; la sanità animale all’assessore della Sanità, le infrastrutture all’assessore dei Lavori pubblici e così via. Fino ad oggi tutto emerge, meno che la centralità “declarata” dell’agricoltura.

 

Problemi. All’incontro con il presidente Pigliaru chiederemo di discutere e trovare soluzioni alle troppo numerose cose che non vanno:

  1. dal reale pericolo della perdita di consistenti risorse europee,
  2. all’oblio caduto sulla lotta alla peste suina africana,
  3. il freno posto alle politiche del credito agrario,
  4. l’indifferenza verso il sostegno delle Op (Organizzazioni dei produttori), o verso i consorzi fidi agricoli,
  5. il ruolo marginale dell’agricoltura nel Piano infrastrutture che si realizzerà col mutuo da 700 milioni.

 

Rivendicazioni. «Non ci interessa una politica di assistenza spicciola alle imprese agricole». Copagri rivendica per l’impresa agricola  il sostegno delle istituzioni per aggredire i nodi strutturali che ne frenano lo sviluppo:

  1. la piena attuazione della legge di riforma dei consorzi di bonifica, 
  2. efficaci politiche del credito,
  3. l’efficienza delle agenzie agricole,
  4. la semplificazione legislativa e amministrativa,
  5. la continuità territoriale delle merci,
  6. un’organica politica per il comparto ovicaprino per stabilizzare i risultati positivi che si registrano attualmente e che potrebbero venir meno in assenza di scelte condivise di filiera,
  7. politiche forti per supportare l’export delle eccellenze alimentari della Sardegna.

 

Non meno importante è la realizzazione di un giusto rapporto con il Governo nazionale per quanto di sua competenza. Attendiamo che il Presidente Pigliaru metta in calendario il Forum che ha concordato con il Ministro dell’Agricoltura per affrontare temi quali l’Imu, continuità territoriale merci, programmi nazionali finanziati dalla nuova Pac 2014-2020, Gasolio agevolato, tutela del cannonau, atteggiamento ministero della Salute in materia di commercializzazione dei prodotti trasformati dell’allevamento suinicolo, la promozione internazionale delle eccellenze alimentari.

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