In questi giorni sfogliando le notizie pubblicate dalla stampa abbiamo letto di un apparentamento tra due forze del movimento zona franchista, per la precisione il movimento a cui fa riferimento il consigliere regionale Modesto Fenu e il movimento che ha partecipato alle ultime elezioni regionali con Gigi Sanna candidato Presidente. In diversi articoli è stato scritto che il movimento zona franca si è ricompattato.
A tale proposito occorre fare una precisazione, le due forze unitesi sono forze che si stanno strutturando in forma partitica, almeno da ciò che si è compreso dalle notizie pubblicate. La puntualizzazione riguarda il fatto che tra i movimenti zona franchisti esiste anche la Federazione Sarda Sviluppo che invece ha scelto di restare fuori dalle vicende partitiche preferendo il dialogo e il sollecitare le forze politiche mantenendo trasversalità e libertà da vincoli di potere. La Federazione associa numerosi comitati cittadini della Sardegna oltre che associazioni e movimenti protagonisti di altre rivendicazioni.
Tra l’altro, la Federazione sta supportando diverse amministrazioni locali con la consulenza di esperti internazionali del settore per aiutarli nel percorso della rivendicazione del diritto conseguito con il decreto 75/98. Tra queste amministrazioni vi è anche il Comune di Olbia con il quale, attraverso la stretta collaborazione con il presidente del consiglio comunale Vanni Sanna, si sono fatti dei progressi importanti con la prossima attuazione della zona franca di Olbia.
Quindi si può affermare che il tema zona franca è tutt’altro che spento o affievolito, la notizia di alcuni giorni fa della firma del piano operativo per la zona franca di Cagliari, che giaceva da tempo nei cassetti regionali, conferma che l’istituzione di questo strumento economico sta giungendo ad una fase operativa.
Grande merito va a tutte le forze, tra queste anche la Federazione Sarda Sviluppo, che nell’ultimo anno e mezzo, nonostante la frattura che le ha divise, hanno tenuto viva e costantemente accesa la rivendicazione di questo diritto che dal 1948 aspetta di approdare nel tessuto economico sardo e che speriamo a breve possa darefinalmente un senso a quanto i nostri padri costituenti disposero nello statuto sardo.
