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L’agricoltura sarda conquista l’expo anche con la giornata del Pastoralismo

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La Sardegna agricola sta conquistando l’Expo. Le iniziative che Coldiretti Sardegna sta mettendo in campo nella settimana che trascorrerà nell’esposizione mondiale nel proprio padiglione, stanno entusiasmando i tantissimi visitatori che proprio in questi giorni raggiungono numeri record.

Dopo l’esordio di ieri dedicata ai migliori fantini sardi Andrea Atzeni, Fabio Branca e Dario Vargiu ambasciatori dell’ippica sarda nel mondo, oggi è stata la giornata del Pastoralismo.

Raccontata con i tenores Supramonte di Orgoslo, con la Federazione S’Istrumpa (l’antico sport dei pastori sardi), la  morra, i laboratori delle donne di Oristano, il menu tipico dell’ovile. La Sardegna agricola si è presentata dunque nella sua veste più naturale, quella che più delle altre ha forgiato la sua identità, la sua cultura, il suo ambiente.

“Le nostre tante iniziative stanno suscitando interesse nei visitatori proprio perchè ci stiamo presentando nella nostra veste più autentica – dice il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -, senza folclore o artifizi. In un mondo globalizzato hanno successo le unicità. La Sardegna agricola lo è, e noi la stiamo mostrando con le nostre iniziative, gustare con prodotti delle nostre aziende agricole, respirare grazie ai profumi dell’elicriso, del timo, del mirto e del rosmarino portati dalla cooperativa florovivaista Acanthuscoopdi di Olmedo. Abbiamo portato anche le riproduzioni dei Zigantes di Mont’e Prama”.

“Per fare questo eravamo consapevoli che non bastasse la sola Coldiretti, ma il coinvolgimento di tutto il mondo agricolo sardo. Abbiamo fato sistema, condividendo questo progetto con le aziende agricole e artigianali, le associazioni culturali e folcloristiche, le agenzie agricole, l’università, gli artisti. Le tantissime visite dei primi due giorni ci stanno confermando che abbiamo centrato il format”.

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