Seconda replica del primo cittadino alla replica dell'opposizione (comunicato stampa del 5 dicembre 2014):
“Senza dar troppo luogo a polemiche sterili e alimentare un dibattito vuoto di contenuti rilevo comunque che l'opposizione si compone e ricompone a seconda del tono" scrive in un lungo e articolato documento il sindaco Carta che osserva: “Da questo ultimo comunicato scompare il Consigliere Patteri Giovanni e compare il Consigliere Fronteddu. Ritengo che l'opposizione, anziché lamentarsi come un bambino capriccioso, non usi la soluzione praticabile a norma di statuto e di legge.
Hanno i numeri, volendo, per chiedere la convocazione del consiglio comunale con i punti all'ordine del giorno che essi desiderano. Se finora non l'hanno fatto è solo perché forse non sanno come argomentarli in consiglio comunale oppure non vogliono effettivamente collaborare ma solo polemizzare. Non mi presto certamente a questo esercizio sterile della politica. ella mia esperienza, come ricordano quasi trentennale, ho avuto modo di stare in maggioranza e all'opposizione. Tutte le mie assenze sono state motivate o da problemi personali o da posizioni politiche.
L'assenza all'approvazione del puc, effettuata nell'ultimo giorno utile della scorsa legislatura, stava a dimostrare che l'operato della maggioranza di allora era solo un abuso del ruolo. Tanto è vero che a quella riunione era assente anche il Consigliere Nonne allora come oggi all'opposizione. Puc poi bocciato dalla regione e che stiamo lavorando per farne uno che sia veramente equo e non come al solito attento agli amici e ignaro dei cittadini.
Per le altre questioni elencate in questo ultimo sforzo letterario dell'opposizione voglio tranquillizzarli giacchè non hanno bloccato proprio nulla in quanto tutti i punti da loro elencati troveranno, alla conclusione dei percorsi procedurali in atto in regione, puntuale affermazione in Consiglio Comunale con loro presenti, il che è la soluzione da me auspicata, o assenti se loro così riterranno.
Per scelta democratica nel 2011 la comunità di Dorgali ha posto fine ad un esperienza fallimentare del sedicente centro sinistra, rieleggendo il sottoscritto alla carica di sindaco.
Se, nel 2014, dopo tre anni da sindaco la stessa comunità ha ritenuto di contribuire in modo determinante alla mia elezione in consiglio regionale credo che basti questo per dimostrare che i dorgalesi hanno confermato al sottoscritto la loro fiducia.
Fiducia che è l'unico stimolo ad impegnarmi per il mio paese nonostante un'opposizione che prima si costituisce nella famigerata ammucchiata di un solo gruppo consiliare, poi si scompone in tre gruppi, poi firma un documento con i tre capigruppo e con quest'ultimo ne perde uno per strada.
Direi che a doversi preoccupare sono loro che non riescono a tenere unito nemmeno uno sparuto gruppo come questo di opposizione.
La mia sole preoccupazione è lasciare il mio paese un po’ migliore di come loro lo hanno lasciato: senza lavori pubblici, senza finanziamenti, con Oddoene ancora gravato da usi civici, col progetto dell'area marina protetta seppellito per cinque anni, col progetto supramonte defunto, con un PUC approvato in fretta e furia senza mai presentarlo ai cittadini e poi bocciato dalla Regione, col piano di gestione del SIC scaduto, con la rete del gas ferma, senza nemmeno un pannello solare in tutti gli edifici pubblici.
Ho di meglio da fare che seguire sciocche lamentele e mi impegno da oggi a nemmeno più replicare a goffi "documenti" come questo”.