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M5S Sardegna, il consigliere comunale Fancello si dimette da capogruppo

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Nella giornata di ieri, giovedì 30 maggio, Claudio Fancello ha rassegnato le dimissioni da capogruppo M5S in Consiglio Comunale: "Mi scuso con i colleghi consiglieri per averli messi davanti al fatto compiuto. Qui di seguito il testo della lettera con cui le ho comunicate."

 

Egregio Sig. Sindaco,

essendoci presentati, ai cittadini dorgalesi con un simbolo nazionale anziché con una lista civica, non posso, in qualità di capogruppo, ignorare quanto successo nell’ultimo anno qui in Sardegna, e domenica scorsa in tutta Italia.

In questi tre anni abbiamo rappresentato in Consiglio Comunale i nostri concittadini che nel giugno 2016 hanno condiviso con noi lo spirito del Movimento, sintetizzabile in pochi ma granitici capisaldi: politica dal basso, trasparenza, meritocrazia, partecipazione.

Purtroppo non considero sufficiente l’alibi della distanza siderale che esiste tra il nostro gruppo dorgalese e i vertici del Movimento (ad oggi tutt’ora dei perfetti sconosciuti), per poter giustificare davanti ai nostri elettori i macroscopici errori politici che hanno dilapidato un enorme patrimonio di voti in tutta Italia e quindi anche a Dorgali. Errori che, in mancanza di organizzazione territoriale, pare non abbiano neanche dei responsabili.

I cittadini dorgalesi certamente non avranno difficoltà a credere che non ho responsabilità sulle tanto ridicole quanto opache decisioni che hanno determinato la catastrofe alle scorse elezioni regionali. Tanto meno penseranno che abbia qualche colpa se non avremo nessun rappresentante né nel Consiglio Comunale del nostro capoluogo di regione Cagliari, né nessun sardo nel Parlamento Europeo. Invece mi considero responsabile, e lo scopo di questa lettera è di renderlo pubblico e porgere loro le mie scuse. 
Sono responsabile perché finora sono stato zitto. Ho taciuto pubblicamente il mio pensiero, credendo ingenuamente che parlare con qualche parlamentare potesse aprire gli occhi al vertice riguardo alle realtà territoriali. Sono stato zitto, fiducioso che una auspicata “intelligenza collettiva” del Movimento avrebbe evitato il ripetersi di errori marchiani. Sono stato zitto, colpevolmente, anche per timore di essere espulso e mettere in difficoltà o in imbarazzo il nostro gruppo dorgalese.

Preferisco essere certo che d’ora in avanti, quando parlerò del Movimento, lo possa fare inequivocabilmente a titolo personale e non anche a nome dei consiglieri che finora ho rappresentato.

Raccolgo quindi, e faccio anche mio l’esempio del Vice Capogruppo al Senato Sen. Di Nicola, che si è dimesso per condividere con i nostri elettori la necessità di discontinuità che ci è stata richiesta con il risultato delle urne di domenica scorsa e che ritengo ormai improcrastinabile.

Un saggio aforisma recita “siamo tutti necessari ma nessuno è indispensabile”. Auspico che il Movimento sposi questo aforisma a tutti i livelli, dal Governo della Repubblica fino all’ultimo dei Consigli Comunali, Dorgali compreso.

Ringrazio i “miei” consiglieri per la fiducia accordatami tre anni fa; sono fiducioso che troveremo insieme un capogruppo migliore e ancor più rappresentativo delle posizioni del gruppo rispetto al sottoscritto.

Ringrazio infine i capigruppo delle altre forze in Consiglio per la cordialità con cui abbiamo condiviso questi tre anni di consigliatura.

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