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Gaetano Mura in Solo Round the Globe Record

Il navigatore di Cala Gonone solcherà tutti gli oceani per il giro del mondo in barca a vela senza scalo

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Un sogno (grande) che presto diventerà realtà. Gaetano Mura dopo cinque transoceaniche, dopo la partecipazione, in alcuni casi vittorioso, ad alcune delle più prestigiose regate internazionali  ad ottobre salperà direzione Giro del Mondo con il progetto Solo Round the Globe Record. Tutti gli oceani da solcare da solo, senza scalo, senza assistenza,  a bordo di Black Sam, la sua barca a vela. Un'impresa, con il Class40, riuscita  finora solo al cinese Guo Chuan, che l’ha portata a termine in 137 giorni. Un record da battere per Gaetano, ma "sono molto diversi. Lui era partito da Qingdao, io mollerò gli ormeggi da Cagliari: il suo giro era di 21.600 miglia, il mio sarà di oltre 25.000". 

Per il progetto è stato preparato un video, tutto da vedere 

 

E per seguire Gaetano c'è il sito  http://www.gaetanomura.com/  e la pagina Facebook https://www.facebook.com/gaetanomuravelista/?fref=ts 

 

Il progetto è stato presentato a Roma, alla sede nazioanle Enit (Ente Nazionale del Turismo) nella conferenza stampa a cui  hanno preso parte Gianni Bastianelli, direttore esecutivo Enit; Francesco Palumbo, direttore generale del ministero per il Turismo;Francesco Morandi, assessore al turismo della Regione Sardegna; Alessandra Guigoni, antropologa nutrizionista dell’Universita’ di Cagliari, oltre allo stesso Mura. Sono intervenuti anche Alberto Concu eMaurizio Porcu, del sistema ospedaliero universitario di Cagliari, che fanno parte dello staff medico che seguira’ e monitorera’ 24 ore su 24, da remoto ma pronti a lanciare richieste di intervento, tutto il giro del mondo a Vela che vedra’ impegnato il velista sardo. 

 

La Sfida
Il giro del mondo in oltre 4 mesi si snoderà dal Mar Mediterraneo (la partenza ad ottobre è prevista da Cagliari) attraverso l’Oceano Atlantico fino al Capo di Buona Speranza, poi in senso orario attorno all’Antartide, lasciando a sinistra Cape Leeuwin (Australia) e Capo Horn, per ritornare infine nel Mediterraneo. Un percorso di 25.000 miglia nautiche (46.300 chilometri). Buona parte si svilupperà in mari ostili, con condizioni meteo estreme, al limite dei ghiacci antartici. Per gestire una navigazione in solitario ed indipendente verrà utilizzata la tecnica dei “microsonni”, ossia veglie di 2 ore alternate a sonni di 20 minuti. I soli compagni di viaggio di questa traversata saranno gli iceberg, le balene, gli abitanti tutti del mare, le raffiche di vento che possono superare i 100 km orari e le onde fino a 10 metri. L’impresa sarà compiuta a bordo di un Class 40, una barca da regata ‘monotipo’ di 12 metri allestita ad hoc per questa impresa.

Sperimentazioni scientifiche a bordo 
Gaetano  sarà sotto osservazione medica giorno dopo giorno, si tratta infatti di un’occasione unica per studiare le risposte e gli adattamenti di un organismo umano alla prolungata permanenza in condizioni ambientali estreme. La sfida è stata raccolta da un gruppo interdisciplinare di studiosi e ricercatori che fanno capo ai professori Vincenzo Piras, Alberto Concu e Maurizio Porcu, del sistema ospedaliero universitario di Cagliari. Alterazione delle concentrazioni ematiche e di importanti fattori essenziali per il funzionamento del sistema nervoso, della produzione di forza muscolare e della capacità contrattile del cuore, frammentazione del sonno con aumento dei tempi di reazione a stimoli visivi; sistema immunitario.

Nella cambusa cibo naturale patrimonio della Sardegna e elisir di lunga vita
Nell’impresa di Gaetano c’è una parte essenziale: la cambusa. La cambusa conterrà alcune eccellenze agroalimentari sarde, prodotti di eccellenza, concepiti in modo genuino e autentico in una terra ricca di ambienti incontaminati e dove la qualità della vita è elevata. Alcuni di questi prodotti, come i pani biscottati, le paste, i formaggi DOP sardi, i legumi, il tonno, e altri prodotti tradizionali e certificati, come l’olio DOP di Sardegna, raccontano una dieta che ha reso la Sardegna anche una delle blue zone del pianeta, una delle zone a maggiore longevità al mondo. La longevità è, infatti, anche frutto della dieta e di uno stile di vita sano e attivo, ricco di benessere fisico e spirituale. Sono tutti prodotti adatti ad essere trasportati e conservati per mesi, in assenza di frigorifero, perché concepiti in una società agropastorale dove ad esempio il pane carasau doveva durare mesi al pastore, durante la transumanza. Mura diventerà quindi anche ambasciatore del patrimonio agroalimentare e della cultura gastronomica sarda, delle produzioni sarde che comprendono 40 tra DOP e IGP, 189 prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) e alcuni pregiati presidi Slow Food. “Gaetano Mura –ha sottolineato l’antropologa dell’ alimentazione Alessandra Guigoni- farà il giro del mondo e queste eccellenze agroalimentari sarde faranno il giro del mondo con lui, come beni culturali che parleranno della Sardegna al pianeta attraverso l’impresa del navigatore, il suo itinerario, le sue conquiste e fatiche”.

 

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