Partecipa a DorgaliGonone.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Area Marina Protetta a Cala Gonone, Sì o NO?

Condividi su:

Un’altra occasione persa per la comunità dorgalese che si dimostra indifferente al progetto tanto discusso dell’Area Marina Protetta di Cala Gonone.

Si possono quasi contare sulle dita della mano i partecipanti all’assemblea pubblica convocata ieri dal sindaco Angelo Carta che, a presentazione conclusa, ha sottolineato con un tono amareggiato la scarsa adesione all’invito. La delusione, talmente evidente, ha dato origine all’idea di un referendum “per stabilire se il percorso deve o non deve andare avanti”, il primo cittadino ha infatti annunciato che al prossimo consiglio comunale proporrà di consultare ufficialmente i compaesani “come unica soluzione rispetto alla necessità di salvaguardare il territorio per tutelarlo e proteggerlo - perché no - anche da noi stessi”. Secondo il sindaco e l’amministrazione si tratta di una “scelta irreversibile, se vogliamo gestire il nostro territorio non abbiamo altre soluzioni che regolamentarlo”.
Medesima opinione sconfortante per i consiglieri Gianmichele Nonne e Salvatore Spanu che hanno insistito sulla necessità di attuare un processo partecipativo per coinvolgere il paese. Anche Fabio Fancello e Stefano Lavra hanno espresso l’urgenza di trascinare la comunità in questo progetto avviando così “un processo di rivoluzione culturale indispensabile per vivere meglio il nostro territorio” queste le parole di Fancello “Nostro dovere convertire una realtà momentaneamente disinteressata per evitare equivoci e disinformazione. Responsabilizzare i tanti protagonisti che nel tempo dovranno usufruire dell’AMP e quindi del territorio” rimarcando l’effetto positivo del progetto anche come “risposta di lavoro serio e duraturo per tutti con la regolamentazione anche di guide certificate”.

Si parla dunque di qualità e di opportunità per il nostro territorio e per gli operatori locali. L’amministrazione comunale intende proseguire la politica volta alla tutela del territorio ed allo sviluppo economico e turistico seguendo l’esempio di altre zone della Sardegna, quali: Capo Carbonara, Asinara, Capo Caccia - Isola Piana, Tavolara - Punta Coda Cavallo e Penisola del Sinis - Isola Mal di Ventre.
Dorgali sta però tergiversando troppo sulla scelta, l’iter ha avuto infatti inizio dal 2005 con la speranza di comprendere i comuni limitrofi di Orosei e Baunei. Oggi ci sono le condizioni concrete per istituire l’area ad un solo comune, una grande possibilità per Dorgali che può così estendere le proprie competenze anche sul mare. Non a caso il presidente dell’oasi naturale sarà il sindaco in carica del nostro paese che diventerà protagonista nella gestione.

L’ingegnere Alessandro Bardi ha esposto con l’ausilio di slides riassuntive (a breve on line) l’intero progetto AMP che comprende quasi 2900 ettari da Osalla a Cala Luna. Uno specchio di mare cristallino (circa un miglio dalla costa) ricco di biodiversità, condizione necessaria per l’istituzione dell’area, da conservare e promuovere con forme di turismo sostenibile.
Secondo i dati forniti dall’ingegnere, l’attuazione potrebbe avvenire in due anni ed i costi di realizzazione e mantenimento non finanziati dal Ministero dell’Ambiente si potranno ricavare dalla riscossione delle royalties e dall’introduzione di un tariffario riguardante i trasporti marittimi, permessi vari e l’accesso alle spiagge.

È giunto il momento di stabilire delle regole, gli abitanti di Dorgali e Cala Gonone vogliono dire la loro?

Obbligatorio informarsi.

Condividi su:

Seguici su Facebook