Solo sabato il Fuoco di Sant’Antonio tra Dorgali e Cala Gonone ha tentato invano di riscaldare l’aria gelida proveniente da nord che in una sola notte ha abbassato le temperature di 10° e oggi, 19 gennaio, un’altra pira di rosmarino sfiderà la pioggia che incessante continua a cadere - finalmente - da oltre 12 ore.
E’ la volta del Fuoco in onore di San Sebastiano che, questa sera interessa i vicoli intorno a Piazza di Chiesa e non solo, infatti, tradizione vuole che altri falò minori vengano accesi in diversi rioni del paese. Nella frazione marittima invece l’appuntamento è fissato per sabato 23 gennaio grazie all’impegno dell’ASD Cala Gonone Calcio.
Dopo il rito religioso con il Vespro e la Santa Messa in onore del Santo presso la parrocchia di Santa Caterina alle ore 17:00, ci si ritrova intorno alle ore 18:00 nella piazza per la benedizione e l’accensione del fuoco a cui segue l’invito dei Priori per tutta la comunità e, come consuetudine, anche dei proprietari delle cantine intorno alla Piazza che vengono aperte per offrire un buon bicchiere di vino accompagnato dal dolce caratteristico del periodo “Su pistiddu” e dai cori spontanei con i “Tenores”.
“Santu Sustianu” è stato eletto dai dorgalesi patrono dei caprari e - secondo la memoria degli anziani - per scaramanzia, o “leìa”, la croce sopra la pira viene da sempre addobbata con una qualità particolare di arancia selvatica “arantzu acru” o “arantzu pompìa” salutare e ricco di proprietà nutritive. L’uso del frutto invernale per eccellenza come simbolo di San Sebastiano nasce anche da racconti universali, infatti, la leggenda narra che il Santo fu legato ad una pianta d’arancio e trafitto con le frecce durante il periodo dell’imperatore Diocleziano e le persecuzioni contro i cristiani.
Antonio Mura e Piera Senette sono i Priori incaricati per quest’anno a Dorgali, “sa trenna” si completa con Antonio Ladu e Franca Sotgia per il 2017 e Giuseppe Patteri e Valentina Sale per il 2018.
Auguri a loro e una buona serata a tutti!