"Su pane pintau", il pane lavorato. Si è chiuso il corso dell'Unitrè tenuto da tzia Rosaria Mereu. Tzia Rosaria ha condiviso la sua arte con le donne più giovani e ha trasmesso loro la tradizione del pane pintau affinché non vada perduta la memoria che era parte attiva della vita passata, che rievoca un tempo ormai quasi perduto. Ecco perché è importante che l'Unitrè di Dorgali abbia nel suo programma la valorizzare dei momenti di lavoro e di quotidianità . Su pane pintau, la cucina antica, i cestini di asfodelo, i canestri di giunco, fanno parte della nostra storia e identità . Gli oggetti in plastica vogliono farci cancellare il lavoro artigianale frutto non della macchina stampatrice ma della fantasia dell'artigiano.
Su pane pintau era il pane delle feste, di Natale, Pasqua, dei matrimoni, dei battesimi e delle cresime. La festa, soprattutto nei tempi antichi, è sinonimo di religiosità . Oggi, purtroppo, è sinonimo soprattutto di divertimento. E infatti c'è tutta una religiosità nell'aspettare la festa. Fare i dolci o il pane pintau è prepararsi ad essa. Il pane fatto in casa è come un viatico, un messaggero di bellezza e di arte spontanea. Pane a forma di cuori, di rose, di calle, di pavoni e uccellini, pane a formare festoni e merletti. Tutto perfetto e preciso, le ali e le piume per volare e far volare la nostra fantasia. Sono vere opere d'arte, una perizia di abilità delle proprie mani, piccoli gioielli modellati con i coltellini o le forbicine, un lavoro meticoloso e creativo.
Non stampi industriali, non figure di serie omologanti, ma un oggetto vivente, che scorga dal proprio istinto e dall'estetica, datore d'amore. E infatti che cosa a Pasqua spinge la mamma a far sa coccone chi sou? È un gesto d'amore verso il proprio bambino che fin da piccolo viene educato alla bellezza. Quel canestrino intrecciato che porta l'uovo simbolo di fecondità , circondato da fiorellini e foglioline di acanto danno al piccolo il senso di religiosità che porta la festa. L'oggetto e la forma particolare introducono alla solennità di quella domenica diversa dall'altra. È così anche per il giorno del matrimonio per cui si preparano bomboniere e cestini di pane lavorato e modellato a cerchi e a cuore degni dell'arte rinascimentale del cesello di Benvenuto Cellini.
La pasta nelle mani di Tzia Rosaria e delle allieve diventa un gioco di prestigio da cui escono cigni e colombe, collane di margherite e preziose rose d'amore. E in queste figure traspare la passione e la gioia, la leggerezza e il piacere di aver fatto una cosa bella e particolare. Sa coccone 'e simula si impastava con la migliore farina, bianchissima, per lievitare veniva posta accanto al fuoco in recipienti di legno detti locos e lacheddas. Dopo mezzanotte le vicine entravano in casa e si iniziava a fare il pane. Era un lavoro comunitario detto masonada. Si toglieva l'impasto dalle lacos, si iniziava a lavorare formando un rotolo che veniva diviso a tronchetti. Si facevano dei panini a forma di mele un po' allungate e le punte di tre melas venivano unite tra loro come un triangolo equilatero vuoto all'interno. Venivano messi a lievitare nei bianchi teli di lino. Nel frattempo il forno riscaldava con i rami d'ulivo.
La notte passava raccontandosi le novità paesane. Un posto d'onore nella conversazione era riservato ai nuovi amori sbocciati fra i giovani e le ragazze. Poi l'innamoramento veniva ufficializzato nella messa principale di Ferragosto, quasi a cercare la protezione dell'Assunta.
Il forno veniva pulito dalla cenere con la scopa fatta di fronde di lentisco che aggiungeva al forno il suo profumo. Anche la mela di pane che formava sa coccone veniva spaccata di fianco col coltello per lievitare meglio e per non far richiudere le due parti si metteva nel mezzo il lentisco che veniva tolto prima di infornare. La donna che stava al forno come una matrona stava seduta sulle gambe intrecciate e come il capitano di una barca controllava i tempi di cottura dei singoli pani che dentro il forno venivano spostati circolarmente in modo che assorbissero il calore in modo omogeneo. Infatti è diversa la temperatura alla bocca o al fondo del forno. Intanto per tutta la strada si espandeva la fragranza del pane fatto in casa. Come a voler a tutti partecipare la nascita dell'elemento principale ed essenziale per l'uomo. Anche i bambini avevano la loro porzione particolare: sas cocconeddas durches e sas cocconeddas chin binicottu.