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Coldiretti: stagione positiva per i pomodori grazie anche ad Arpos

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“La produzione dei pomodori in Sardegna sta vivendo una stagione positiva e si prospettano orizzonti molto buoni grazie al lavoro dell'associazione Arpos”.

E' il commento di Battista Cualbu, presidente regionale della Coldiretti, l'associazione agricola che ha sponsorizzato ed ha collaborato per concentrare l'offerta dei produttori di pomodoro da industria.

La svolta di Arpos si è avuta nel 2011, dando vita al brand Io sono sardo, unendo oltre 70 produttori e investendo sulla trasformazione e sulla commercializzazione di un prodotto certificato.

“A distanza di quattro anni – dice Cualbu – la scommessa è stata vinta. Le produzioni vanno a ruba, i soci hanno un margine di guadagno più alto e i consumatori acquistano un prodotto buono e garantito. E' la dimostrazione concreta che la strada de seguire è quella che sosteniamo e promuoviamo come Coldiretti: fare gli accordi di filiera, con la programmazione delle produzioni e la loro certificazione”.

Il primo anno, sperimentale, si è cominciato con 500 quintali; l'anno successivo si è passati a 3500;  nel 2013 a 4500, fino ad arrivare ai 7mila quintali di quest'anno.

“I  numeri dimostrano il successo del progetto tutto sardo – spiega il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. In soli quattro anni le produzioni sono esplose. Stiamo comunque parlando di produzioni limitate, 7 mila quintali sui 280 mila totali prodotti nell'isola, ed in particolare nel Medio Campidano e nella provincia di Oristano. L'obiettivo è crescere ancora anche se moderatamente perchè si punta sull'artigianalità e sull'alta qualità”.

Io sono sardo, che ha la certificazione di filiera e tracciabilità, trasforma i pomodori in pelato, passata e polpa, e viene fondamentalmente venduto nei mercati di Campagna Amica.

“Adesso – racconta il presidente dell'Arpos Priamo Picci – siamo anche nei negozi specializzati, e stiamo sondando il mercato europeo (Danimarca, Olanda, Polonia e Spagna). Inoltre da qualche mese siamo anche in Carrefour grazie al progetto Fai promosso dalla Coldiretti”. 

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