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Quotazioni petrolifere, gli scenari dopo le decisioni della Banca Mondiale

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La Banca Mondiale ha alzato il velo su quella che è e sarà una vera e propria svolta 'green' che porterà, a partire dal 2019, a dire stop ai finanziamenti che sono finalizzati all'estrazione ed alla produzione di petrolio e gas. La decisione è stata resa nota in concomitanza con 'One Planet', il summit internazionale che è stato organizzato da Emmanuel Macron, il presidente della Repubblica francese, in linea con quella che rappresenta, per la World Bank, una scelta finalizzata ad una maggiore attenzione al connubio tra la finanza globale ed i rischi climatici associati quando gli investimenti non sono green, ovverosia quando sono orientati e destinati ai combustibili fossili.

Dai finanziamenti per petrolio e gas alla transizione energetica verso le rinnovabili

Dopo il grande passo che è stato compiuto dalla Banca Mondiale, quale sarà di conseguenza lo scenario per le quotazioni petrolifere? Ebbene, gli effetti di breve termine sulle quotazioni dell'oro nero saranno sostanzialmente limitati, mentre l'impatto a medio ed a lungo termine potrebbe essere rilevante.

La Banca Mondiale, che rientra tra le  istituzioni specializzate dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, e che a sua volta è suddivisa in due istituzioni internazionali che sono rappresentate dall'Agenzia internazionale per lo sviluppo e dalla BIRS, la Banca internazionale per la ricostruzione, nel dire stop dal 2019 ai finanziamenti per i progetti di estrazione e di produzione di combustibili fossili, andrà di conseguenza ad incrementare le risorse che saranno destinate alla transizione energetica verso le fonti rinnovabili con particolare attenzione ai Paesi emergenti ed in generale a quelli in difficoltà anche a livello socio-economico.

World Bank si mette in scia agli accordi di Parigi

La Banca Mondiale, nel programmare lo stop ai finanziamenti per i progetti energetici 'sporchi', si mette così in scia agli accordi di Parigi che sono stati sottoscritti nel 2015, e dai quali recentemente gli Stati Uniti si sono defilati in accordo con le decisioni che sono state assunte in merito dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump che è ben lontano dai piani 'green' del predecessore Barack Obama.

In questo modo, tra l'altro, la World Bank incrementando le risorse da destinare ai progetti per l'energia pulita andrà a colmare le tante lacune e le mancate promesse dei Paesi più ricchi del mondo che avrebbero dovuto aiutare già da parecchi anni quelli più poveri nella transizione energetica, ma in realtà lo hanno fatto solo in parte visto l'apposito fondo istituito non è mai stato alimentato con le somme miliardarie che erano state concordate.

La Banca Mondiale, nello stesso tempo, si è comunque riservata di finanziare, in maniera selettiva ed in via del tutto eccezionale, i progetti di estrazione di petrolio e di gas se e solo se questi saranno in grado di migliorare l'approvvigionamento e l'accesso all'energia da parte della popolazione locale. E quindi si guarda e si guarderà alle nazioni più povere e più arretrate del mondo dove neanche le compagnie petrolifere trovano al momento un minimo di convenienza al fine di pianificare nuovi investimenti.

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