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Calcio: il calendario affollato ed i rischi per i giocatori

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Scoppia l'allarme da parte dell Aic che si preoccupa a livello economico dei 36 giorni in più di infortunio sui calciatori. Vediamo di cosa si tratta. Leggi le recensioni di Winspark e approfitta delle promozioni attive dei bookmakers riservate a tutti gli utenti, troverai le offerte sui pronostici, le statistiche le quote e i bonus di benvenuto che puoi utilizzare anche usufruendo della modalità live.

Il rischio infortuni

Il rischio infortuni aumenta e l Aic si preoccupa per l'impatto economico. Dopo effettuate alcune statistiche, il report segnala   Inghilterra, Italia e Spagna con il maggior numero di infortuni. Infatti, secondo dei dati, sono cresciuti del 30% rispetto allo scorso anno disputando addirittura molte meno partite giocate. Il report inoltre, mostra che gli infortuni dei calciatori crescono di continuo e in Italia la squadra che ne mostra maggiormente è quella della Juventus. Se vuoi scoprire la storia del Dorgalese sugli artisti artigiani clicca qui

La Juve

In effetti, tra lo scorso anno e questa stagione, la Juve , ha avuto il 25% di giorni di infortuni in meno rispetto a qualche anno fa. Mentre la Spagna si avvicina al +146% Real, +105% Atletico, +91% Barcellona. L'allarme suscita perchè i calciatori hanno disputato circa 55 partite registrando 71 giorni di infortunio all'anno . Nel report, si legge la nota che indica: “ C è un trend di maggior crescita degli infortuni tra le 40 e le 55 partite a stagione, ogni calciatore mediamente ha 107 giorni di infortunio a stagione".

Le giornate dell infortunio

Quindi questo messaggio da parte del report, significa che le 11 partite in più equivalgono a 36 giorni di infortunio a calciatore e che nello stesso tempo ogni squadra avrebbe un calciatore infortunato un giorno ogni tre. Se in un club ci sono dunque 20 calciatori, sarebbe solo quel 90% i minuti giocati che comunque mettono a rischio un incremento delle partite. Questa ricerca, mostra che nelle ultime due stagioni i calciatori di Serie A e Liga il 15% resta infortunato nella Premier mentre nell’Europeo ancora di più rispetto allo scorso anno.

Un calendario affollato

Il calendario comunque è apparso affollato, ma l’associazione delle leghe europee e sindacati hanno presentato un reclamo alla Commissione europea contro la Fifa , perchè viene comunque accusata di abuso di posizione dominante per aver allargato il Mondiale con le 32 squadre. L’Aic si preoccupa e analizza le passate stagioni delle squadre della Serie A, Premier League e Liga, per poi valutare l’impatto economico. Il calendario tuttavia fa parte di un nbsp; business calcistico e questi infortuni incidono su tutto.

La percentuale degli infortuni

A parte che è vero che gli infortuni costituiscono la problematica di un calciatore ma compromettono il raggiungimento dello status ottimale. Mentre un paio di anni fa era solo il 17%, lo scorso anno era del 21% invece oggi se ne registrano +43% . Il report analizza gli impegni dei club, Julian Alvarez, Valverde e Reijnders hanno giocato il numero massimo di 55 partite che compreso le nazionali si arriva ad un massimo di 69.

Le parole del presidente dell Aic

Il presidente dell Aic, Chiosa Umberto Calcagno, ha espresso qualcosa in merito a questo problema dichiarando: “ Forse, aumentare l’offerta di calcio in tv sembra essere l’unica soluzione che possa dare una risposta al calo dell’interesse. Quindi bisogna aggiungere partite, trasferte dove comunque i giocatori avranno ancora un maggior rischio di infortunio. Sicuramente noi dobbiamo impegnarci a tutelare la qualità dello spettacolo ai nostri tifosi, ma se un calciatore disputa più di 55 partite con il club, rischia di essere indisponibile per 70 giorni in tutto l anno!"

Altre dichiarazioni  

Il presidente Calcagno poi continua il suo discorso commentando ancora: "  Dunque i giocatori  hanno 70 giorni a disposizione ed il pubblico non potrà vedere i migliori protagonisti del calcio. Tutto compromette perché i tifosi pagano il biglietto allo stadio o l abbonamento in tv. Inoltre per la prima volta un Mondiale ed un Europeo ci sono stati a distanza di 16 mesi e questo significa che tanti calciatori non hanno modo di recuperare le forze per giocare le partite!".

Una soluzione al problema  

Per questo adesso si deve trovare una soluzione al problema , e comunque secondo il presidente se si aumenta l’offerta televisiva delle partite diminuisce anche il   il livello del prodotto venduto. Così facendo anche se c'è il rischio dell’integrità fisica dei protagonisti. Intanto nei prossimi giorni, allo Stadio Olimpico ci sarà una riunione per valutare il lato economico degli   infortuni sui calciatori per risolvere il caso.

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