Venerdì 6 giugno si è tenuta in Prefettura a Nuoro la riunione, convocata dal Commissario Delegato Dr. Pietro Ciucci, per l’aggiornamento sullo stato di attuazione del piano degli interventi di ripristino della viabilità statale e provinciale dopo il disastroso passaggio di Cleopatra in Sardegna, il 18 novembre 2013.
Il problema maggiore nel nostro territorio è sempre il Ponte di Oloè. La promessa della riapertura al traffico è ormai diventata una patata bollente che rimbalza senza sosta da una data all’altra. Nel frattempo i pastori di Oloè non si son dati per vinti e a metà aprile, a spese proprie, hanno realizzato un passaggio (leggi) che in molti - abusivamente - utilizzano ancora oggi.
Il sindaco di Dorgali, Angelo Carta, ha immediatamente scritto ed inviato una lettera di protesta con indirizzo multiplo: al Commissario Delegato per gli interventi di ripristino in Sardegna della viabilità statale e provinciale, Dr. Pietro Ciucci; al Prefetto di Nuoro, Dott. Giovanni Meloni; all’Assessore dei Lavori Pubblici, On.le. Prof. Paolo Giovanni Maninchedda; al Capo Compartimento Anas per la Sardegna, Ing. Valerio Mele e al Direttore Generale Assessorato dei Lavori Pubblici, Ing. Edoardo Balzarini. Scrive: «con la presente sono a rappresentare l’immensa preoccupazione per non avere avuto la risposta ad una domanda che ripeto dal 18 novembre 2013: quando riaprirà al traffico il ponte di Oloè?»
Il primo cittadino prosegue con una breve sintesi di questi mesi: «Nella riunione con pari oggetto, tenutasi in Prefettura in data 21 febbraio 2014, la risposta fu la seguente: a metà giugno verrà riaperto al traffico il ponte e i lavori proseguiranno in alveo.
Così ho sempre riferito ai miei concittadini che, come sempre, hanno dimostrato buon senso e capacità di adattamento davanti a situazioni che creano disagi.
Voglio ricordare che per lunghissimi 25 giorni Dorgali e Calagonone sono rimasti senza un goccio di acqua nei rubinetti e tutta la popolazione si è prodigata per superare, senza inutili e futili lamentele o proteste, questa gravissima situazione.
Per quattro mesi, per andare a Nuoro, hanno percorso l’unica arteria aperta, la SS 131, con allungamento del percorso anche per malati, impiegati e studenti con disagi e aggravio di spese, anche qui senza protestare, ma adeguandosi alla situazione piovuta dal cielo e sperando e confidando negli interventi promessi, i quali va dato atto all’Anas, mantenuti sia con la riapertura al traffico della 131, che con la riapertura seppur in forma provvisoria della SS 129, che con il by pass costruito per il transito dei pastori.
Così, fiduciosi, hanno aspettato la riapertura del ponte di Oloè per la metà del mese di Giugno.
E veniamo alla risposta ricevuta oggi dal Commissario Pietro Ciucci prima e dal Ministro Maurizio Lupi dopo: la strada verrà riaperta al traffico entro trenta giorni dall’inizio dei lavori.
Il problema è che non è stato detto quando inizieranno i lavori nonostante le mie due richieste in tal senso.
Se in una riunione, alla quale sono presenti i massimi vertici dei lavori pubblici in Italia e in Sardegna: Ministro delle Infrastrutture, Presidente dell’Anas nella sua veste di Commissario Delegato, Assessore dei Lavori Pubblici della Sardegna, Capo Compartimento dell’Anas Sardegna, Direttore Generale dell’Assessorato dei Lavori Pubblici, Direttore del Genio Civile di Cagliari competente anche per Nuoro, Prefetto di Nuoro, Prefetto di Cagliari, Prefetto di Oristano, non si è in grado di indicare una data di inizio di lavori già finanziati, progettati, appaltati che mancano solo della consegna per avviarli, ritengo di avere tantissime buone ragioni per essere molto preoccupato.»
Chiede perciò ai destinatari e responsabili di indicare la data dell’inizio dei lavori sottolineando la presa di coscienza che la promessa di una riapertura al traffico per la metà di giugno è svanita, perchè impossibile. Fa infine presente che «la civiltà , il rispetto, l’osservanza delle regole, la capacità di sopportare della comunità che mi onoro di rappresentare non può essere scambiata per stupidità o supina accettazione di conseguenze dipendenti da cavilli e burocrazia.
Pertanto mi riservo di informare la popolazione di questa mia lettera e della risposta che da Voi riceverò, mi auguro entro pochissimi giorni, al fine di evitare, mancando un riscontro ragionevole, le comprensibili, e a quel punto giustificate, proteste che, ben conoscendo i miei concittadini, mai andranno oltre i canoni della più assoluta civiltà , ma non perciò saranno meno efficaci per ottenere un diritto ad oggi negato.».
Il sindaco e consigliere regionale, Angelo Carta, nonché l’intera comunità che rappresenta, restano in attesa di una risposta.