Anche per il gasolio, cosi come per i culurgiones o il refresh l’assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi minimizza e scarica le colpe sugli altri. Un gioco allo scarica barile, anche in questo caso, pagato a caro prezzo dagli agricoltori e dagli allevatori. “Se non ci danno risposte in tempi rapidissimi – annuncia il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – siamo pronti alla mobilitazione”.
L’organizzazione agricola sarda ribatte alle affermazioni dell’assessorato regionale all’Agricoltura che minimizza il problema (“riguarda meno del 10 per cento delle aziende”) e rimette le colpe in Agea, rea di aver modificato i codici d’uso del suolo senza alcun preavviso.
“L’assessore si dimostra ancora una volta brava nel dribblare i problemi, meno nel dare le risposte a chi si ritrova a pagare il gasolio a prezzo pieno per le sue negligenze – ribatte il presidente Battista Cualbu -. Circa il 30 per cento dei nostri soci ha il libretto Uma bloccato, perché, come abbiamo già spiegato, nel mese di marzo (non 10 giorni fa) l’Agea ha cambiato i codici dell’uso del suolo, e dall’assessorato non sono riusciti ad adeguare il proprio sistema informatico, il Siar, che impedisce lo scarico dei libretti Uma”.
“Ma essendo cambiate le triplette (i codici dell’uso del suolo) – precisa il direttore Luca Saba - come lo stesso assessore ammette, anche chi ha usufruito dell’anticipo non può adesso richiedere il saldo perché anche il proprio fascicolo aziendale non è aggiornato alle nuove disposizione di Agea”.
Per questo Coldiretti Sardegna chiede ancora una volta all’assessore di concedere, nel mentre che la Regione provveda ad adeguare il Siar, una deroga e permetta lo scarico dei libretti Uma con i codici del 2014”.
“Se ancora una volta mancherà il buon senso e le azioni concrete a favore dei nostri soci – sottolinea il presidente – siamo pronti alla mobilitazione”.

