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Nuovo arresto all'interno dell'indagine della Polizia su traffico di droga che aveva interessato anche Dorgali

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La Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari e due obblighi di dimora nei confronti di tre persone responsabili di aver coltivato una vasta piantagione di canapa indiana nelle campagne di Bitti (NU).
Altri tre pregiudicati sono indagati.
Il GIP di Nuoro ha deciso gli arresti domiciliari per un pregiudicato di 36 anni, originario di Goni (CA), e l'obbligo di dimora per altri due pregiudicati, un cinquantenne di Bitti e un ventiquattrenne di Buddusò.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Nuoro, Sezione Antidroga, erano iniziate nel 2011 e si conclusero il 6 marzo 2014 con l'arresto di tredici persone, tra le quali anche alcuni albanesi, dedite al traffico e allo spaccio di ingenti quantitativi di cocaina, marijuana e hascisc.
Nel corso di quell'indagine, il 20 agosto 2013, nelle campagne di Bitti (NU), località Epilora, fu rinvenuta una vasta  piantagione di canapa indiana e fu arrestato in flagranza un pregiudicato di Escalaplano, Fabrizio DEMONTIS, trovato dalla Polizia di Stato a sorvegliare la coltivazione.
La piantagione, di oltre 1000 piante, di altezza fra 1,50 e 2 mt, era servita da un efficientissimo impianto di irrigazione, e aveva un valore,  di circa 200 mila euro.
In quella occasione furono sequestrati anche un fucile clandestino cal. 22 con 60 cartucce, una pistola modificata, alcuni passamontagna, guanti in lattice e un binocolo.
Oltre a DEMONTIS si occupavano della piantagione anche i tre pregiudicati arrestati oggi.
Per la stessa piantagione sono indagati anche altri tre pregiudicati di Buddusò.

L'indagine degli uomini della Squadra Mobile nuorese avevano fatto luce su un vasto traffico e spaccio di cocaina, hascisc, marijuana ed eroina che si svolgeva fra Nuoro, Alghero, Olbia, Ovodda, Onanì, Onifai, Orotelli, Orgosolo, Sarule, Sassari, Oristano, Dorgali, Forlì, Cesena e Rimini.
La droga, oltre alla marijuana coltivata nell'Isola, arrivava dalla Corsica e dall'Albania.

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