Il Movimento Zona Franca con il presidente Gigi Sanna non può che felicitarsi con il consigliere regionale Modesto Fenu per la decisione di distanziarsi dalla Signora Randaccio, che con continui proclami propagandistici ha danneggiato il lavoro di chi si adopera per il raggiungimento di un progetto di Zona Franca concreto e fattibile.
Il Movimento Zona Franca è “a manu tenta” e invita quindi al dialogo non solo il consigliere Modesto Fenu ma tutti coloro che sono interessati con proposte pragmatiche a migliorare la situazione economica e sociale della nostra terra, che va di anno in anno sempre più peggiorando.
Il Movimento Zona Franca vuole lottare al fianco di tutti quei sindaci che hanno deliberato per l’attuazione della zona franca nei loro comuni e ai quali non è stata ancora data risposta da parte della giunta regionale. La mancata applicazione da ormai 16 anni del decreto legislativo numero 75 del 1998 concernente l’istituzione delle zone franche è da ritenersi vergognosa da chi come noi crede nelle istituzioni e nella legalità.
Il Movimento Zona Franca non è ideologico ma aperto a ogni progetto che possa finalmente far ripartire l’economia sarda e creare di conseguenza lavoro e benessere. Tra questi progetti e in simbiosi con l’implementazione delle sei zone franche “nei porti e nelle aree industriali ad essi funzionalmente collegate o collegabili” come previsto dalla legge, il Movimento appoggia ogni iniziativa politica per la definizione dell’intera Sardegna quale “zona economica speciale” avendone questa tutte le prerogative per essere riconosciuta tale in sede europea alla pari delle isole Canarie, potendo cosi attuare una serie di vantaggi fiscali sia per le aziende che per i cittadini incentivando la ripresa economica in maniera significativa.

