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AMP Cala Gonone. Tutela dell'ambiente o dei politici che la stanno istituendo?

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L'Area Marina Protetta (AMP) generalmente prevede tre livelli di protezione su un'area perimetrata che dovrebbe regolamentare la fruizione dell'habitat e la tutela dell'ambiente sotto lo sguardo vigile (forse) del Ministero.

Ricordate il Parco Nazionale del Gennargentu? È stato istituito, pagato, gestito e smantellato a che pro o a pro di chi? 

Ecco perché la prima domanda che ci poniamo è, quale scopo intende perseguire il Comune di Dorgali portando avanti l'iter dell'AMP a Cala Gonone?

Forse preferisce limitare l'ingresso di alcune spiagge quali, Cala Luna, Cala Cartoe e Cala Osala? No, secondo lo studio di fattibilità, tali fazzoletti di sabbia sarebbero classificati in zona C (riserva parziale).

Forse si vuole reintrodurre alcune specie che, come la foca monaca, hanno fatto la storia nel nostro territorio? No, la tutela ricadrebbe tutta su la poseidonia oceanica, una pianta utile sì ma non rara nel nostro territorio.

Forse per favorire i residenti che potrebbero usufruire di alcuni luoghi incontaminati e poco frequentati dai turisti? No, perché proprio quelle zone quali, Ziu Sant’Oru, le Grottace e Sa Cala e Sa Chera, risulterebbero in zona A dunque riserva integrale.

Forse intende proibire la pesca a strascico e quindi ripopolare il Golfo di specie che lo caratterizzavano per la loro abbondanza come triglie, polpi, cernie? No, l'argomento della pesca professionale non è stato preso in considerazione oltre i limiti dell'AMP, come non sono stati trattati e quindi non avranno risoluzioni problemi quali l'inquinamento acustico dato dai barconi che sbarcano centinaia di persone violentando le spiagge del Golfo, conficcando le loro prue nella sabbia e ingranando le eliche a tutto spiano per rimanere belli stabili e consentire lo sbarco o dai gommoni che sfrecciano impuniti a oltre 20 nodi a pochi metri dalla costa, spesso guidati da ragazzini inesperti o locati ad ancora più inesperti clienti.

Eppure basterebbe applicare la normativa vigente in merito alla navigazione costiera per arrestare gli abusi e i comportamenti illegittimi.

Di certo sappiamo che l'AMP ha dato i suoi primi frutti al CEAS di Cala Gonone che ha ricevuto, per il progetto di educazione all’ambiente e alla sostenibilità denominato “Interpretazione ambientale AMP e tutela della biodiversità”, un contributo di € 15.925,00 “per l’attività di assistenza esterna” (vedi determina N.772 del 2/7/15) con azioni didattiche di sensibilizzazione e con i cartelli informativi posizionati lungo la frazione dorgalese.

Siamo convinti che il nostro territorio non merita il disagio ambientale denunciato pubblicamente questa settimana, che certamente l’AMP non risolverà la situazione e che Dorgali Merita di Più!

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