L’antefatto:
Durante il primissimo incontro di simpatizzanti del Movimento Cinque Stelle a Dorgali, avvenuto lo scorso 6 luglio 2015, alcuni partecipanti rivelarono di appartenere ad un gruppo nato qualche mese prima e che già si era messo a lavorare per costituire una lista civica in vista delle prossime elezioni comunali. In quell’occasione, proposero al costituendo gruppo di unire le forze. Dal momento che era presente soltanto una sparuta rappresentanza del gruppo in questione, ci si domandò chi fossero gli altri componenti. Fu la rivelazione che a quel gruppo partecipavano cittadini politicamente attivi da diverso tempo a determinare la nostra volontà (espressa con voto quasi unanime) di cominciare un percorso politico autonomo, e nella ferma convinzione di voler associare il nostro impegno politico a quello del Movimento Cinque Stelle.
L’aggiornamento:
Quello stesso gruppo, giorni fa ci ha chiesto un incontro. Essendo convintamente democratici ed aperti al confronto, abbiamo accettato, invitando una delegazione in apertura della nostra riunione di lunedì 15 febbraio.
Gli “ambasciatori”, intenzionati a capire se ci fosse spazio per valutare una convergenza / fusione del nostro gruppo con il loro, ci hanno proposto di comporre una lista comune con l’obiettivo di non disperdere voti. Le basi del ragionamento elaborato da questo gruppo sono le seguenti:
1) alcuni dei loro componenti sono simpatizzanti del Movimento a livello nazionale, ma non reputano credibile e matura una proposta dello stesso a livello locale;
2) i programmi elettorali dei nostri gruppi dovrebbero essere simili;
3) anche i loro candidati saranno “facce nuove” senza precedenti mandati alle spalle.
La nostra risposta:
Sul primo punto, abbiamo risposto semplicemente con la nostra esistenza: crediamo nel Movimento anche a livello locale e crediamo che le regole e la filosofia sulla quale il Movimento si regge possa fare la differenza all’atto pratico del governo di una comunità. Peraltro ci riesce difficile capire perché i valori di onestà, trasparenza, meritocrazia e non-professionalità della politica possano funzionare a livello nazionale e non a livello locale…
Sul secondo punto ci siamo effettivamente trovati un po’ in imbarazzo… stiamo ancora lavorando al nostro programma, e non possiamo ancora sapere se e in che misura sarà sovrapponibile con il loro… (che tra l’altro non conosciamo, quindi ci chiediamo: da dove arriva la convinzione che i due programmi siano simili? Che i nostri avversari si siano “liberamente ispirati” ad altri programmi 5Stelle?).
Sul terzo punto, gli ambasciatori ci hanno confermato che è sempre attiva la presenza di noti esponenti della (vecchia) politica locale, sottolineando che gli stessi – dal loro punto di vista –sono stati, invece, “fondamentali per la crescita” del loro gruppo, ma che, per ovvie ragioni, non verranno candidati.
Specifichiamo subito che le ipocrisie non ci piacciono: non solo noi Attivisti M5S ma anche tutti i dorgalesi sanno bene chi siano gli esponenti politici locali che li sostengono “da dietro” e sanno ancora meglio chi c’è ancora più “dietro”, in Regione.
Sia ben chiaro, altresì, che non abbiamo proprio nulla di personale contro le persone di cui si parla: semplicemente non condividiamo (ma anzi osteggiamo) il metodo politico (ed i conseguenti risultati) di cui sono espressione, che conduce alle storture che tutti coloro che ci seguono considerano uno dei “grandi mali” dell’Italia. In una parola, dietro questo gruppo c’è la politica di professione che noi combattiamo.
Le considerazioni finali rispetto all’incontro, che condividiamo con voi cittadini ma che valgono anche come risposta per il gruppo incontrato, sono le seguenti:
dal momento che fin dalla prima riunione (e primo invito ad unirci) la nostra volontà era stata manifestata in modo piuttosto chiaro, constatiamo che la vera richiesta fattaci dal gruppo non è stata di “valutare eventuali convergenze” ma semplicemente di sapere se avevamo cambiato idea riguardo all’uso del simbolo. La risposta, qualora non fosse ancora chiaro, è no.
Se, come dichiaratoci, l’auspicata convergenza fosse realmente motivata dall’interesse prioritario di elaborare e competere per un programma da realizzare in caso di vittoria, non si capisce quale ostacolo possa rappresentare per queste persone il conformarsi e sottostare al “non statuto” del Movimento e al regolamento che ci siamo dati come gruppo locale (tutto pubblicato sulla nostra pagina Facebook).
Come detto a loro, l’adesione al Movimento e alle sue regole è una scelta profonda, che nasce da lontano. Nasce dall’orgoglio di sentirsi finalmente rappresentati in Parlamento; nel riconoscersi in una filosofia di “politica dal basso”, di cittadini che rappresentano altri cittadini; nel riappropriarsi di parole ormai cadute in disuso, come onestà, trasparenza, meritocrazia, partecipazione. La nostra scelta di utilizzare (se ci verrà concesso) il simbolo del Movimento, è dettata da questo, non da considerazioni sul fatto che ci possa portare più o meno voti (logica forse ancora efficace ma appartenente al vecchio modo di fare politica).
Il nostro gruppo è nato per fare politica dal basso, e continuerà a farla a prescindere dall’esito delle prossime elezioni comunali. Non ci interessano le poltrone, ma migliorare la gestione del nostro Comune. E siamo certi di poter raggiungere questo obiettivo a prescindere dall’essere rappresentati in Consiglio Comunale.
Cogliamo quindi l’occasione per invitare tutti quelli che si riconoscono nella filosofia del Movimento ad unirsi al nostro gruppo. La nostra porta è sempre aperta, e lo sarà anche il giorno dopo le elezioni, qualora qualche “avversario-simpatizzante” cambiasse idea e avesse il piacere di condividere con noi le nostre future iniziative.
Grazie per l’attenzione.