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Movimento per lo Sviluppo di Dorgali e Cala Gonone. Nessuna discesa in campo per le comunali, no alla caccia per le poltrone, sì ad una nuova classe dirigente locale

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Il Movimento per lo Sviluppo di Dorgali e Cala Gonone ha preso una decisione: nessuna lista autonoma in campo per queste comunali e no alle offerte di alleanza fatte pervenire dalle diverse parti in campo.

Scritto il programma, elaborato un simbolo, ora intraprendiamo il duro lavoro di preparazione che farà emergere una nuova classe dirigente, in parte già esistente. cinque anni fa noi avemmo una rappresentanza politica incarnata dall'attuale portavoce del movimento, Stefano Lavra, il cui gran lavoro è rimasto agli atti. Oggi, riunito un gruppo già importante di dorgalesi e gononesi, molti giovani fra loro, abbiamo sondato ogni possibilità di discesa in campo. Abbiamo ricevuto offerte di collaborazione. Abbiamo fatto le nostre controproposte, come è doveroso in ogni trattativa politica, ma senza affanni o con smania di siglare accordi. Ringraziamo tutti gli attori in campo per il dialogo, ma ribadiamo che il nostro obiettivo era e resta l'idea di esprimere un programma, ad oggi siamo gli unici ad averne esposto uno, fin dal 9 aprile scorso, accompagnato da una rosa di nomi all'altezza di quello stesso programma. Non potevamo entrare in un vortice di scambio di persone per altre o di una poltrona per un'altra. Auguriamo sinceramente un buon lavoro a tutti i protagonisti di queste comunali, auspicando che chiunque vinca, sappia rapportarsi col mondo produttivo, che ha in noi la propria espressione. Ci pare doveroso osservare che nemmeno fare una nostra lista ci è sembrato il modo migliore per incidere sulla vita della comunità.

Certo avremmo potuto contarci, definire il nostro peso in numero di voti, ma questo da solo è espressione di un comportamento politico a noi poco congeniale: vogliamo, invece, che il voto scaturisca dal progetto politico e non da una  geografia di parentele e amicizie fine a se stesse. Il voto di ogni dorgalese è cosa seria e un buon amministratore lo rispetta già in questa fase preparatoria.

Abbiamo preferito seguire il consiglio di chi, essendosi reso disponibile per un impegno attivo, ha chiesto di prepararci per il futuro, anche fuori dal palazzo comunale.  Siamo felici della nostra scelta e annunciamo, sin da ora, che le cose da fare non ci mancheranno. Siamo pur sempre il mondo produttivo e non abbiamo bisogno di una rappresentanza consiliare a qualunque costo. Saremo spesso presenti aiconsigli comunali, vigileremo sulll'attività di chi sarà maggioranza in comune e, soprattutto, ci impegniamo a fare assemblee pubbliche nelle quali diffonderemo progetti, iniziative, più in generale proposte capaci di migliorare le condizioni della nostra comunità.

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