Il Ragioniere Generale dello Stato ha impugnato la legge per i risarcimenti dei danni causati dalla lingua blu per "un cavillo burocratico inesistente", dice il consigliere regionale de La Base Efisio Arbau promotore della legge approvata all'unanimità dal consiglio regionale il 27 maggio scorso, "la scusa è che abbiamo utilizzato i capitoli dei nuovi oneri legislativi".

Arbau è furente e non le manda a dire. "E' un motivo come un altro utilizzato dai burocrati continentali su suggerimento dei nemici sardi dei pastori. Spero ci ripensino, perché noi andremo fino in fondo e difenderemo i diritti dei pastori in tutte le sedi. Non ci faremo certo intimidire dai burocrati e soprattutto da chi, in Sardegna, continua a lavorare nell’ombra per bloccare gli indennizzi. Questa volta saranno smascherati, faremo nomi e cognomi di chi lavora per distruggere. Sono finiti i tempi dei muretti burocratici, ed i politici di professione non potranno continuare ad affossare chi lavora e tiene alta la bandiera dei quattro mori. Se necessario disturberemo i pastori affinché presidino i palazzi del potere. Non si può sempre soccombere. L’anno scorso l’assenza della politica ha portata la lingua blu negli ovili, quest’anno non si può fare orecchie da mercante e usare i cavilli per sgambetti meschini".