Nei giorni scorsi la Redazione ha fatto un appello a tutti i fotografi professionisti ed amatoriali di Dorgali e Cala Gonone, chiedendo loro di Inviare tramite mail le immagini più significative del fuoco di Sant'Antonio e San Sebastiano tra Dorgali e Cala Gonone
Le foto gentilmente concesse dai nostri lettori resteranno nella galleria fotografica per completare il portale e garantire una conoscenza della nostra cultura a 360°.
Ringraziamo per la collaborazione: Gianmario Delussu, Davide Masuri, Mariangela Muggianu, Eleonora Ventura, Maria Garofano e Carmelo Mele
Tra il 16 ed il 19 gennaio a Dorgali e Cala Gonone, come in tante altre zone della Sardegna, si festeggia “Sa sera”, ossia la sera che precede le giornate dedicate rispettivamente a Sant’Antonio e San Sebastiano.
Tradizione cristiana e culto pagano s’incontrano nel rito secolare del fuoco, un evento documentato fin dalla metà del XIX secolo, ma che ha origini sicuramente più remote.
Dopo la celebrazione dei Vespri, presso la chiesa di Sant’Antonio il 16 e la chiesa di Santa Caterina il 19, si accenderanno i fuochi “purificatori” che illumineranno il paese per tutta la notte.
L'invito che segue i riti liturgici, come la pira di rosmarino ("Su Romasinu") e frasche varie sovrastata dalla croce di arance - meta ambita dai ragazzi più giovani quasi come una prova di coraggio più che come un segno di buon auspicio - sono organizzati dal Priore dell’anno nel rione dedicato al Santo. La festa è caratterizzata dal cannonau e dall’allegria dei canti e dei balli popolari, inoltre secondo la tradizione, anche le cantine del circondario vengono aperte per accogliere compaesani e visitatori con degustazioni di vini locali e del dolce tipico del periodo, “Su pistiddu”.
Un'atmosfera inconfondibile circonda il paese durante questa settimana, il merito non è solo del meraviglioso profumo di rosmarino che si diffonde nell'aria ... venite a scoprire perchè!
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