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Inizia la campagna elettorale e proseguono le frecciatine tra il sindaco uscente e i pentastellati dorgalesi

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Di seguito il post pubblicato dalla pagina facebook del Movimento Cinque Stelle Dorgali-Gonone in risposta al presunto attacco del sindaco uscente Angelo Carta nei confronti di una candidata pentastellata che prontamente ribatte alla supposta provocazione lanciata tra le righe del post condiviso ieri dall'account del Primo Cittadino che informa la popolazione dell'incontro pubblico del 16 maggio (vedi comunicato).

Cari dorgalesi,
pubblichiamo una lettera di risposta all’ultimo post del Sindaco uscente Angelo Carta. Dopo aver ribadito che si prodigherà per organizzare un incontro dove sfidare all’ultimo discorso retorico dorgalesi scontenti e candidati alle prossime comunali (a cui però ha deciso di non partecipare), ha incredibilmente lanciato un attacco subdolo ad una nostra candidata, citandone una dichiarazione virgolettata ma manipolata.
Buona lettura!

Caro Signor Sindaco Mario Angelo Giovanni Carta,
Le rispondo qui dato che non posso farlo sulla Sua pagina: non siamo “amici” e le impostazioni del Suo profilo non mi permettono di replicare direttamente.
Mi ha tirato in ballo virgolettando una mia frase ma travisandone il testo in modo che suonasse come un attacco personale a Lei…il tutto per giustificare qualche – opportunamente vaga – insinuazione su di me e sulla mia famiglia. La musica che suona, però, sa di polemica stucchevole (cit.) e merita una chiara smentita: la frase “incriminata” si riferiva allo stato della politica in generale (“Non ci sentiamo più rappresentati da una classe politica che ha dimenticato come dar voce e ascoltare i cittadini ma che, in compenso, ha imparato molto bene come perseguire i propri, personalissimi, interessi”) e non voleva certo colpire un politico in particolare...ed anzi: è un argomento molto caro a chi vuole far politica a 5 Stelle. 
A questo punto la domanda sorge spontanea: prèda in s’iscàrpa? Perché, se c’è, non l’ho certo messa io!
Cordialmente,
Laura Sagheddu.

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